Tutto il centrodestra in Sardegna unito contro la norma del Dpcm che prevede la chiusura alle 18 di ristoranti e bar.
“È una follia targata Pd e Cinquestelle. Stiamo lavorando con Matteo Salvini a proposte e azioni concrete per tutelare tutte le categorie produttive che con responsabilità si erano attrezzate autonomamente spendendo soldi di tasca loro per fronteggiare il virus e garantire un offerta sicura per i clienti. Sono a disposizione e vicino a ogni operatore del settore che può contattarmi qui zoffili_e@camera.it“. Il commento del coordinatore della Lega Sardegna, Eugenio Zoffili.
Anche la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, Antonella Zedda: sottolinea come “si sta cercando di affossare un intero settore, considerato che anche a pranzo i ristoratori avranno numeri ridotti a causa dello smart working”.
“Le chiusure metteranno al tappeto un intero comparto, che è forse tra quelli che più ha investito per garantire l’accesso nei propri locali in totale sicurezza, e lo ha fatto dopo aver trascorso diversi mesi in totale apnea durante il lockdown”. Ha scritto il consigliere regionale di Cambiamo! Udc, Antonello Peru, che sostiene come “il Governo avrebbe dovuto ascoltare di più le indicazioni delle Regioni che proponevano la chiusura di bar e ristoranti alle 24. “non si può continuare ad assumere decisioni che valgono per tutto il territorio nazionale indistintamente”.
Ugo Cappellacci dichiara che si tratta di “un decreto che non risolve l’emergenza sanitaria e aggrava quella economica. Dopo mesi di comitati scientifici, task force e conferenze stampa è sconcertante che l’unica ricetta del Governo sia un nuovo ‘lockdown’ che scarica sulle partite Iva tutta l’inerzia della politica. Non è pensabile che simili decisioni siano prese senza adottare preventivamente delle misure per garantire indennizzi adeguati a favore di chi è costretto a chiudere”.