Sardegna, scuola: approvato il calendario scolastico 2023/2024, le lezioni inizieranno il 14 settembre

scuole sassari

Approvato il calendario scolastico 2023/2024 per la Regione Sardegna. Inizierà il 14 settembre prossimo per tutte le scuole di ogni ordine e grado della Sardegna e, limitatamente alla scuola primaria e alla secondaria di primo e secondo grado, si concluderà il giorno 7 giugno 2024.

In considerazione della specificità del servizio educativo offerto, le scuole dell’infanzia protrarranno le attività didattiche al 29 giugno 2024.

L’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ricorda che la determinazione del calendario delle festività nazionali e degli esami di Stato è competenza dello Stato, pertanto si intende provvedere alla formulazione del calendario scolastico regionale per l’anno scolastico 2023/2024, al fine di consentire la programmazione didattica delle Istituzioni scolastiche autonome, la predisposizione dei servizi di competenza degli Enti Locali e l’organizzazione della vita familiare. Inoltre le singole istituzioni scolastiche, comprese le scuole dell’infanzia, per motivate esigenze e previo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio, possono deliberare l’anticipazione della data di inizio delle lezioni.

Stabilite le seguenti sospensioni per le festività nazionali fissate dalla normativa statale: Tutte le domeniche, 8 dicembre – Immacolata Concezione; 25 dicembre – Natale;  26 dicembre – Santo Stefano; 1° gennaio – Capodanno; 6 gennaio – Epifania;  lunedì dopo Pasqua; 1° maggio – festa del Lavoro;  2 giugno – festa nazionale della Repubblica; festa del Santo Patrono, secondo la normativa vigente. A queste si aggiungono inoltre le seguenti sospensioni: 2 novembre; commemorazione dei defunti; vacanze natalizie dal 23 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio; vacanze di carnevale. Il martedì antecedente l’avvio del periodo quaresimale; vacanze pasquali, con  3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo. Il 28 aprile, Sa Die de sa Sardigna. Poi anche 2 giorni a disposizione del Consiglio d’Istituto, che diventano 1 nel caso in cui la Festa del Santo Patrono del Comune di pertinenza ricada nel periodo scolastico. Preso atto che i giorni di lezione che risultano nel calendario scolastico regionale sono così ripartiti: – Settembre 2023: giorni 15 – Ottobre 2023: giorni 26 – Novembre 2023: giorni 24 – Dicembre 2023: giorni 18 – Gennaio 2024: giorni 21 – Febbraio 2024: giorni: 24 – Marzo 2024: giorni 23 – Aprile 2024: giorni 22 – Maggio 2024: giorni 26 – Giugno 2024: giorni 6 per un totale di 205 giorni (204 giorni se la festa del Santo patrono ricade nel periodo scolastico).

Le istituzioni scolastiche, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie, possono disporre gli eventuali ed opportuni adattamenti del calendario scolastico d’istituto – debitamente motivati e deliberati dall’istituto scolastico o formativo e comunicati tempestivamente alle famiglie entro l’avvio delle lezioni. Per esigenze derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa.

Qualora l’ adattamento del calendario comporti sospensione delle lezioni, nel limite massimo di tre giorni annuali, è necessario un preventivo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio. Per esigenze connesse a specificità dell’istituzione scolastica determinate da disposizioni normative di carattere particolare.

“Il calendario scolastico – sottolinea l’assessore della Pubblica Istruzione , Andrea Biancareddu – si configura come strumento di programmazione territoriale, in considerazione delle ripercussioni che le scansioni temporali stabilite hanno sull’organizzazione della vita familiare degli alunni nonché dei servizi connessi alle attività didattiche, tenuto conto anche dell’impegno assunto dalle competenti autonomie locali. Ricordo anche che, riconosciuto il valore dell’autonomia scolastica che, in raccordo con gli Enti territoriali erogatori dei servizi connessi alle attività didattiche, può meglio rispondere sia alle finalità educative e formative sia alle esigenze di flessibilità dell’offerta formativa, potrebbe apportare modifiche al calendario scolastico con  eventuali adattamenti che possono riguardare la data di inizio delle lezioni, una diversa articolazione delle vacanze natalizie e pasquali nonché la sospensione, nel corso dell’anno scolastico, delle attività educative o didattiche qualora ritenute funzionali al migliore svolgimento dell’offerta formativa.”

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