Antigone come simbolo delle donne che si oppongono alle leggi dello Stato in nome di un principio superiore
Vista in questo modo, la protagonista della tragedia di Sofocle travalica abbondantemente il V secolo a.C. per proiettarsi nel 2020: Ilaria Cucchi, Carola Rackete e, più di recente, Greta Thunberg sono alcuni dei personaggi femminili a cui è stata legata la definizione di ‘nuove Antigoni’, animando il racconto giornalistico, la rete e i social media, figure alle quali sono stati attribuiti toni rivoluzionari e anti-autoritari.
“Ma siamo sicuri che questo uso del teatro e del mito greco sia appropriato?” è il tema che verrà affrontato nell’ambito dell’incontro “Antigone 2020: usi e abusi di un mito greco nella contemporaneità” mercoledì 16 ottobre a partire dalle 15.00 all’Università di Sassari. Appuntamento nell’Aula Dostoevskij del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali (via Roma 151).
La ricca giornata di studi è inclusa nelle attività del progetto di ricerca ‘Visioni del tragico’, (https://www.visionideltragico.it/), finanziato da Fondazione di Sardegna. La responsabilità scientifica è affidata a Sotera Fornaro, professoressa di Lingua e letteratura greca nell’Ateneo di Sassari.
Data la forza evocativa del nome ‘Antigone’, “non meraviglia che la tragedia di Sofocle sia d’attualità nei repertori teatrali europei e italiani: per la prossima stagione ‘19/’20, sono annunciate in Italia almeno tre messe in scena in tournée nazionale – commenta Sotera Fornaro – Siamo comunque lontani dal 1978, l’anno che in Germania fu definito ‘di Antigone’ per la massiccia presenza del mito tragico nei teatri e sulla stampa”. Erano gli “anni di piombo” e il mito di Antigone, diversamente da oggi, fu usato come maschera mitologica per i fermenti rivoluzionari che si annidavano nella generazione post-bellica. “Quella generazione intendeva chiudere violentemente i conti con l’adesione al nazismo della generazione tedesca precedente”, continua la professoressa Fornaro.
L’incontro del 16 ottobre, aperto a tutti gli interessati, vuole contribuire alla discussione sugli usi e abusi contemporanei del mito, senza però tralasciare la prospettiva storica, giuridica e di genere, prendendo le mosse dalla tragedia di Sofocle da cui discende tutta la tradizione letteraria e filosofica su Antigone. Oltre al noto regista e attore Fabio Sartor, interverranno Anna Beltrametti (Università di Pavia), Marco Castellari e Donato Lacirignola (Università Statale di Milano), Paola Del Zoppo (Università della Tuscia), Rosanna Morace (Sapienza Università di Roma), Elena Porciani (Università della Campania Luigi Vanvitelli), Gherardo Ugolini (Università di Verona), Loredana Salis (Università di Sassari). Coordinano la giornata di studi Sotera Fornaro (Università di Sassari) e Raffaella Viccei (Università di Sassari). L’incontro si aprirà con i saluti del direttore del Dumas, Aldo Maria Morace.