Il giornalista Giuseppe Scarpa intinge la penna nella malavita della Capitale: nel romanzo “Roma criminale” (Newton Compton), liberamente ispirato a fatti reali, racconta la storia del Boia, capo degli ultras più violenti dell’Olimpico, neofascista, leader carismatico, ma anche trafficante di droga, alto ufficiale della mala, braccio destro del mafioso più potente di Roma.
L’autore, giornalista d’inchiesta e autore televisivo, firma di riferimento della cronaca giudiziaria de «La Repubblica», presenterà l’opera nella sala conferenze della Camera di Commercio di Sassari martedì 22 aprile alle 18. Al suo fianco ci sarà Salvatore Taras.
L’evento è realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Sassari, l’organizzazione Inner Wheel e la libreria Koinè Ubik di Sassari.
Brutale e angosciante, ispirato liberamente a fatti realmente accaduti, questo potente romanzo di fantasia ripropone una cruda rappresentazione della Roma criminale. Tutto ruota attorno alla storia del Boia, al secolo Sandro Marinelli, capo degli ultras più violenti dell’Olimpico e signore della coca, che da braccio destro del mafioso più temuto nella capitale, inizia a scalare le gerarchie del crimine fino a prendersi tutto, o quasi. Fino a diventare il bersaglio numero uno di nemici e alleati. Sotto il benestare della ‘Ndrangheta, all’ombra del cupolone si consuma una scia di violenze, di omicidi e rapimenti per accaparrarsi il monopolio della polvere bianca.
Giuseppe Scarpa ha seguito inchieste sulla criminalità organizzata, il neofascismo, la corruzione politica, malasanità e traffici illegali, occupandosi anche di alcuni dei grandi misteri italiani, come l’omicidio Cesaroni e la scomparsa di Emanuela Orlandi. Il suo lavoro ha contribuito a tracciare una mappa della criminalità a Roma, svelandone dinamiche e intrecci spesso nascosti. Oltre all’inchiesta sul campo, racconta storie di forte impatto anche attraverso documentari come “Stefano Cucchi – La Seconda Verità”, che denuncia insabbiamenti nel caso Cucchi, e Tagli, dedicato all’autolesionismo giovanile. Ha firmato “In quanto donne”, serie sulla violenza di genere, e “Sara”, docufilm sul femminicidio di Sara Di Pietrantonio, premiato ai Nastri d’Argento. Ex cronista di giudiziaria per «Il Messaggero», ha collaborato con «Wired Italia» e «L’Unione Sarda».