Sassari, centro storico gremito ieri sera per l’atteso evento “Su Mortu Mortu – il nostro Halloween”

Tutti pazzi per “Su Mortu Mortu – il nostro Halloween” anche quest’anno era tanta l’attesa per uno degli eventi più amati dell’autunno sassarese. L’entusiastica risposta di pubblico conferma il successo dell’iniziativa alla sua VIII edizione realizzata all’interno del progetto di storytelling “Racconti erranti” organizzato dall’Associazione Tusitala Associazione Il Corso con la direzione artistica di Monica De Murtas. “Questo evento è ormai entrato nel cuore dei sassaresi – dice De Murtas  un’antica tradizione sarda rinasce così dall’oblio in cui era caduta “risvegliata” anche dal successo planetario dell’anglosassone Halloween. Queste due tradizioni hanno fra loro affascinanti affinità che ogni anno noi raccontiamo anche nell’incontro del 30 ottobre sulla “Tradizione di su mortu mortu in Sardegna”. Anche il centro storico di Sassari rinasce in questa occasione grazie ad una rete che si è ormai creata tra associazioni, commercianti  e istituzioni. Non sarebbe possibile realizzare questo evento senza  la collaborazione, il patrocinio, il supporto e il contributo economico del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna”.

Dopo il sold out alla libreria Dessì di Largo Cavallotti con il progetto dedicato ai più piccoli con  un laboratorio sulle “favole da incubo”. Il corteo di “Su mortu mortu” partito dal teatro civico (Palazzo di città) ha attraversato  il centro storico invaso da una folla in costume trasformandolo in un teatro a cielo aperto. I performer e figuranti della compagnia Tusitala e Abc animazione hanno infestato le vie e le vetrine entusiasmando il pubblico affascinato dai costumi di Fabio Loi e dallo spettacolo itinerante di bolle giganti di Animabimbi Magorì. Il pubblico ha incontrato i personaggi fantastici, alcuni cupi e mostruosi della tradizione sarda, tra questi Bobbotti, le panas e le surbiles. Lo spettacolo  è stato impreziosito dal disegno luci e dalla musica diffusa curate da Tony Grandi. Lungo il percorso è stato possibile incontrare anche le magiche janas (le fate della tradizione sarda) protagoniste di una danza propiziatoria (curata dall’associazione Jana) a cui anche il pubblico è stato invitato a partecipareAccanto ai “mostri sardi” alcuni personaggi della tradizione messicana e i miti horror dal fascino più moderno e anglosassone come l’amatissimo Jack Skeletron e la sua Sally. Intorno alle 19,30 il corteo passando da via Cetti (trasformata come ormai tradizione in un tunnel dell’orrore) si è concluso  in una piazza Tola gremita con lo spettacolo di bolle “Neon bubble show”.

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