Uno studio scientifico internazionale su migliaia di ossa umane ritrovate in un ossario della chiesa di Sant’Agostino, a Sassari, svelerà aspetti finora sconosciuti della popolazione che visse tra il 1633 e 1810.
L’ossario è stato rinvenuto anni fa in una cripta scavata sotto la cappella del Gremio dei Viandanti, antica corporazione professionale che risale al 1.400 che ha sede devozionale proprio nella chiesa di Sant’Agostino.
Finora non era mai stato oggetto di una analisi scientifica. Adesso, un progetto condiviso tra il Gremio, la Soprintendenza archeologica, la Curia arcivescovile e l’Università di Sassari, insieme con altri istituti scientifici internazionali come la Faculty of Medicine di Halifax, in Canada, proverà a leggere i segreti di quell’ossario, sia dal punto di vista storico, sia biologico.
Grazie agli studi sulle ossa accatastate nella cripta sotterranea sarà possibile avere indicazioni sugli aspetti della vita dei gremianti dal 1600 al 1800. La ricerca dirà quanti individui sono sepolti sotto la chiesa, di quali patologie soffrissero, quali fossero le loro principali caratteristiche antropologiche, quanti anni vivessero.
“L’ossario della cripta sarà trasformato da deposito di ossa ad archivio biologico che sarà oggetto di studio in numerosi laboratori dell’Università di Sassari, e in altri istituti in Italia e all’estero. Si unirà all’archivio storico cartaceo che il Gremio custodisce da 390 anni”, spiegano il segretario del Gremio dei Viandanti, Cristian Zedda e Marco Milanese, ordinario di archeologia del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione, dell’ateneo sassarese e responsabile scientifico del progetto. La cripta che occupa un anfratto sotterraneo in corrispondenza della cappella dei Viandanti non era un luogo di sepoltura. Il sito è costituito da ossa ordinate e accatastate per tipo, trasferite lì da altre sepolture. Le ossa lunghe e i crani sono in un buono stato di conservazione, mentre le altre potrebbero essere state danneggiate dalla forte umidità dell’ambiente. Le ossa accumulate nella cripta sono riconducibili, ai membri del Gremio che riuniva operatori del trasporto di merci. (Ansa)