“Sono convinto che le grandi potenzialità del nostro patrimonio storico-culturale favoriscano una forma di turismo moderno e intelligente, soprattutto nei ‘mesi di spalla’”
“Quest’anno, la Sardegna si presenta a ‘TourismA’ con un approccio istituzionale, nell’ambito dell’intensa campagna fieristica programmata dalla Regione, per promuovere a livello internazionale le sue eccellenze archeologiche”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione del progetto “Sardegna. Museo a cielo aperto”, promosso dall’Assessorato con la collaborazione di Unioncamere e l’organizzazione della Carlo Delfino editore, che sarà presente a “TourismA”, salone internazionale dell’archeologia, che si terrà a Firenze dal 21 al 23 febbraio.
“Pochi giorni dopo il successo dello stand sardo alla Bit di Milano, Firenze è un’altra grande opportunità per far parlare della Sardegna – ha aggiunto l’assessore Chessa – Sono convinto che le grandi potenzialità del nostro patrimonio storico-culturale favoriscano una forma di turismo moderno e intelligente, soprattutto nei ‘mesi di spalla’. Per un miglior posizionamento della ‘destinazione Sardegna’ sui mercati è necessario strutturare proposte tematiche appetibili, puntando ad una migliore distribuzione dei flussi da marzo a novembre e nell’intero territorio isolano. Possiamo riuscirci anche grazie a prodotti che riguardino storia, cultura e archeologia, proponendo così un’offerta articolata che esalti i punti di forza e le peculiarità della nostra identità”.
L’Assessore del Turismo ha colto l’occasione per annunciare l’organizzazione a Cagliari, per fine maggio, della Fiera dell’Archeologia sarda; “Riuniremo, per la prima volta, i siti museali e archeologici, al cospetto di esperti nazionali ed internazionali, compresa la stampa ed i tour operator, per mettere in vetrina l’intero e vasto patrimonio archeologico che possiamo offrire. Un appuntamento non solo turistico, ma anche di grande profilo culturale per una Sardegna più coraggiosa, più appetibile, più competitiva”.