Una scienza accessibile e divertente, in grado di generare consapevolezza su quanto sta accadendo al nostro pianeta e gli strumenti che abbiamo per combattere il cambiamento climatico e l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
È EnHance Resilience Through Humanity il tema della Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici organizzata da Frascati Scienza, sotto l’acronimo EARTH, Terra. “All’inizio dell’anno, quando abbiamo sottoposto la proposal di progetto, mai ci saremmo immaginati che da lì a qualche settimana una pandemia avrebbe investito il mondo intero – dice Matteo Martini, presidente dell’associazione -. Eppure il Covid 19 ci fornisce l’esempio perfetto di ciò che ci attende con il cambiamento climatico, dei sacrifici che saremo chiamati ad affrontare se non accetteremo che il cambiamento ormai è in atto, ma che molto è possibile fare per far fronte all’emergenza”.
Solo la scienza può fornire risposte e soluzioni. Smart cities, salute e benessere, energia e ambiente, arte e studi umanistici sono i principali 4 domini di applicazione per comprendere perché e come il lavoro dei ricercatori contribuisce al benessere della società. Ma senza il contributo dei cittadini la ricerca scientifica non può evolvere, né trovare gli spunti necessari per migliorare.
Il progetto EARTH è associato alla Notte Europea dei Ricercatori promossa dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni Marie Curie. A causa dell’emergenza sanitaria, l’appuntamento è stato spostato a venerdì 27 novembre, e la modalità di partecipazione a questa edizione, eccetto qualche caso nel pieno rispetto del DPCM del 24 ottobre, è esclusivamente online. La partecipazione, come sempre, è ad accesso libero e gratuito.
Frascati Scienza per la prima volta in 14 anni non ha ottenuto il finanziamento della Commissione Europea per la realizzazione del progetto. E nonostante ciò la “Notte” si farà.
“Mai come in questo anno così nefasto, i cittadini hanno più bisogno di comprendere e credere nella ricerca e nei suoi protagonisti” continua Martini, “così abbiamo deciso di fare uno sforzo, di mettere a disposizione i fondi della cassa associativa, e di mantenere fede all’impegno preso con i nostri partner”.
L’immagine scelta per questa edizione ricorda il nostro pianeta, ma anche una sfera armillare, strumento di conoscenza alla base dello studio del mondo così come oggi lo conosciamo e di progresso scientifico.