Un uomo ha contraffatto un contrassegno per persone con disabilità per poter parcheggiare negli stalli riservati. La Polizia locale, durante i quotidiani controlli, lo ha scoperto e denunciato anche per responsabilità penale. Si tratta di un caso emblematico tra tutti quelli che ogni giorno sono certificati dagli agenti del Comando di via Carlo Felice che soltanto nel 2021 hanno sanzionato 845 persone per sosta su stallo riservato invalidi.
In particolare l’uomo ha commesso, oltre a un illecito amministrativo contravvenendo al codice della strada, anche un illecito penale, violando gli articoli 482 (Falsità materiale commessa dal privato) e 494 (Sostituzione di persona) del codice penale, che prevedono fino a due anni di reclusione. Il contrassegno era infatti scansionato nonostante avesse timbro e stemma del Comune di Sassari, la data di scadenza aveva le cifre sovrapposte e con colori differenti rispetto allo sfondo nella parte frontale come pure la titolarità, la fotografia e la firma con colori differenti rispetto allo sfondo, nel retro. Dopo un breve controllo, si è così appurato che quello era il contrassegno di un’altra persona, che era stato falsificato.
La Polizia locale è da sempre in prima linea nella lotta a queste gravi forme di inciviltà, che impediscono a chi ne ha diritto di trovare gli stalli riservati vuoti e quindi poterne usufruire. Se il numero di violazioni sono notevolmente diminuite nel 2020 (sono state 355) complice probabilmente la pandemia e l’obbligo di restare a casa, nel 2018 erano state 468 e 406 nel 2019, per poi registrare un drammatico aumento nel 2021, che ha segnato il record negativo di 845 violazioni. Gli agenti applicano sia l’articolo 188 e sia l’articolo 158 del codice della strada, in modo da sommare le due sanzioni previste (che il legislatore nazionale ha inasprito dal settembre 2021) e rendere così ancora più severa la multa. Così l’articolo 188, comma 4, prevede che «Chiunque usufruisce delle strutture, senza avere l’autorizzazione o ne faccia uso improprio, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 ad euro 672», mentre l’articolo 158 recita: «Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2, lettera g), è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 80 ad euro 328 per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e da euro 165 ad euro 660 per i restanti veicoli». A ciò si aggiunge la rimozione del veicolo e la decurtazione fino a 7 punti dalla patente.