«Quest’anno abbiamo registrato un notevole calo delle donazioni di sangue che, vista la situazione, rischia di compromettere il regolare svolgimento delle attività assistenziali. Per questo ci rivolgiamo a voi, confidando nell’abituale sensibilità e nell’attenzione al problema che il corpo della Polizia locale di Sassari ha sempre dimostrato». È quanto la direzione del Servizio Trasfusionale aziendale dell’Azienda ospedaliero-universitaria ha scritto nei giorni scorsi al Comando di via Carlo Felice. E la risposta non si è fatta attendere. Oggi, mercoledì 23 giugno, è stata allestita una postazione mobile con una autoemoteca. Ma il Comando è andato oltre, coinvolgendo anche la squadra di calcio dell’Uri e così circa quaranta persone hanno aderito donando il sangue. Un modo per dare un contributo concreto e tangibile e allo stesso tempo sensibilizzare la popolazione sulla grave carenza di sangue. Altri doneranno nei prossimi giorni.
La Sardegna è una regione non autosufficiente da questo punto di vista e tutti gli anni importa da altre aree d’Italia circa il 35-40 percento delle unità necessarie. Un fabbisogno elevato, legato sia alla grossa incidenza di Talassemia nell’isola, sia all’età media elevata della popolazione. Questo comporta un aumento fisiologico delle patologie che si accompagnano ad anemie, come per i malati oncologici, ma anche delle sedute chirurgiche. A ciò si aggiungono le urgenze che necessitano di sacche di sangue salvavita.
Per donare ci si può prenotare chiamando il Servizio Trasfusionale, al secondo piano del Palazzo Rosa in via Monte Grappa 82, ai numeri 0792061461–496, dalle 8 alle 14, allo 0792061625 dalle 15 alle 18.30; oppure al numero dell’Avis comunale di Sassari in via Cesare Pavese 1 079252577, dalle 8 alle 12, o 3701434967, dalle 13 alle 20.