Il Presidente del consiglio regionale, Michele Pais, ha espresso la sua solidarietà a Carles Puidgemont, arrestato ieri all’arrivo all’aeroporto di Alghero, “senza entrare nel merito delle complesse problematiche giuridiche connesse alla vicenda.
“L’amicizia profonda che unisce in un legame fraterno, ed indissolubile, la Sardegna e la città di Alghero particolarmente, con la Catalogna, mi porta ad invocare una soluzione politica della vicenda che veda salvaguardato il rispetto dell’autonomia quale principio costituzionalmente garantito e quale presupposto per la libera convivenza di identità e culture diverse, nell’ambito di un’Europa dei Popoli e delle Nazioni. Confidando nella Giustizia italiana e nell’autorevolezza del nostro Governo, auspico una immediata scarcerazione di un uomo che lotta, pacificamente e democraticamente, per i valori e le identità del suo Popolo”, ha concluso Pais.
Più duro invece Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, non ha dubbi: “L’arresto di Carles Puigdemont lascia sconcertati e mi auguro che la Giustizia italiana, come già fece quella tedesca, rimetta in libertà un uomo colpevole secondo i suoi persecutori di aver organizzato un Referendum popolare, un atto di massima democrazia”.
“L’accusa contro Puigdemont è infondata – ha aggiunto -, casomai su quel Referendum ci sarebbe ben altro da dire: tutti rammentiamo le violenze gratuite della Polizia nazionale spagnola e della Guardia Civil, manganellate e proiettili di gomma sparati contro cittadini inermi e pacifici in attesa di entrare ai seggi per votare: una vergogna trasmessa in tutto il mondo dalle maggiori televisioni internazionali. Quella violenza durissima fu un atto antidemocratico che oggi continua nella persecuzione di Puigdemont e dei suoi assessori. Spiace vedere la Sardegna, Alghero di lingua catalana, una terra di fieri sentimenti democratici, essere incolpevole scenario di una palese ingiustizia: riprendendo le parole dell’inno sardo ‘ Declarada est già sa gherra / Contra de sa prepotenzia’ anche noi oggi siamo tutti vicini al popolo catalano ”