Si è aperto questa mattina a Sassari il processo d’appello per il 24enne sassarese condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Antonio Fara, barista di 47 anni ucciso a martellate nel suo appartamento la sera del 22 aprile 2021.
La procuratrice generale Maria Gabriella Pintus ha chiesto alla Corte la conferma del carcere a vita, mentre l’avvocato difensore, Danilo Mattana, ha sollecitato una nuova perizia medico legale e nuovi accertamenti sui rilievi dattiloscopici e sulle tracce ematiche riscontrate sul luogo del delitto. Richiesta alla quale si è opposta la procuratrice, sostenendo che il quadro probatorio è chiaro e solido e non debba essere ridiscusso. La Corte ha fissato per il 6 marzo la prossima udienza.
L’accusato, senza fissa dimora, all’epoca dell’omicidio era ospite del barista da circa due mesi quando la mattina del 22 aprile lo colpì alla testa uccidendolo. Dal primo momento i sospetti sono ricaduti su di lui che, prima di scappare, aveva allertato telefonicamente le forze dell’ordine, denunciando un probabile omicidio nell’appartamento: alcune telecamere di videosorveglianza della zona lo avevano ripreso mentre entrava e usciva dall’appartamento in orari compatibili con il delitto. (ANSA).