Nuovo allarme incendio questa mattina nello stabilimento per il trattamento dei rifiuti della Gesam, a Sassari, distrutto dalle fiamme i primi giorni di agosto in seguito a un rogo di origine dolosa.
Un camionista di passaggio nella zona industriale di Truncu Reale, ha notato del fumo provenire dallo scheletro dell’impianto e ha dato l’allarme.
Sul posto sono arrivate due squadre dei Vigili del fuoco di Sassari, che prima di intervenire hanno dovuto avere l’autorizzazione dalla Procura per rompere i sigilli.
Il fuoco si stava sviluppando per autocombustione di una parte del materiale sepolto sotto lo strato di ghiaia depositata proprio per evitare che dopo la messa in sicurezza di agosto eventuali focolai potessero rialimentare le fiamme. I pompieri hanno spento l’inizio di incendio e bonificato l’ala della struttura interessata.
Sul rogo che un mese fa ha distrutto l’impianto di trattamento dei rifiuti è in corso un’inchiesta avviata dalla Procura di Sassari per stabilire la natura dell’incendio, che dai primi riscontri risulta dolosa, e capire se esistano dei legami con la morte dell’operaio Antonio Masia, il cui corpo era stato ritrovato senza vita all’interno dello stabilimento, il 25 luglio scorso. Per quella morte è in corso un’altra inchiesta che proprio ieri ha registrato una svolta con l’iscrizione nel registro degli indagati di un collega della vittima, con le ipotesi di reato di omicidio colposo e occultamento di cadavere. (Ansa)