Fisco, previdenza e sanità tra le questioni aperte con Governo e Regione
I pensionati della Cisl non dimenticano l’emergenza lavoro e la crisi di un territorio. Così inevitabilmente la liquidazione della compagnia aerea Air Italy si è presa la scena del Consiglio generale della Fnp (Federazione nazionale pensionati) che si è svolto questa mattina a Olbia, nella sala conferenze del Blue Marine. Piero Ragazzini, nuovo segretario nazionale generale della Fnp Cisl, ha accolto l’invito di Alberto Farina, segretario generale regionale della Fnp e organizzatore dell’incontro, affrontando i problemi che bloccano lo sviluppo dell’isola e le opportunità all’orizzonte che la Sardegna può e deve saper cogliere. Partendo dalla crisi di Air Italy.
“L’unico rammarico di questa giornata felice per me è quello relativo alle notizie che arrivano sul fronte della compagnia aerea Air Italy, dove i posti di lavoro di uomini e donne e il futuro dell’Isola sono messi a rischio in maniera quasi barbara – ha spiegato Ragazzini -. Sono però sicuro che la Cisl e il suo gruppo dirigente a livello territoriale faranno di tutto per salvare il lavoro e l’impresa”.
Un intervento che ha messo in luce il ruolo dei pensionati, capaci di occuparsi ancora dello sviluppo, della ricerca di risorse per creare nuova occupazione per i figli e i nipoti. Oltre ad affrontare questioni aperte per la categoria come la forte disparità di tassazione a favore delle rendite finanziarie e a danno proprio delle pensioni.
“Su Air Italy bisogna subito aprire un tavolo con i ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico per dare risposte ai lavoratori e al territorio – ha sottolineato Gavino Carta, segretario generale della Cisl sarda. Nel caso non si arrivasse a una soluzione rapida, bisogna creare le condizioni per far subentrare un’altra compagnia. In questa vicenda segnalo una grave responsabilità della politica, incapace di mantenere gli impegni e che non si è dimostrata un interlocutore affidabile.
Dobbiamo pensare a una mobilitazione che parta dal territorio, protagonista di una riscossa, per poi arrivare a una vera mobilitazione generale per tutte le crisi aperte in Sardegna”. Dopo il dovuto inciso su Air Italy, Carta ha ricordato i trascorsi di Ragazzini come commissario per il Sulcis Iglesiente e ne ha lodato la capacità di impegnarsi su obiettivi concreti per la tutela dei pensionati.
I lavori sono stati aperti dalla relazione di Alberto Farina, segretario generale della Fnp sarda, che, forte anche del bagaglio di esperienza maturato nella sua lunga militanza nella Cisl isolana, iniziata negli anni ‘70 a Porto Torres, ha indicato le criticità esistenti nel sistema economico, assistenziale e previdenziale. Compresi i paradossi di un sistema economico mondiale che privilegia i pochi detentori di grandi ricchezze a danno della moltitudine di persone che vivono sotto la soglia di povertà.
“La risposta alle nostre rivendicazioni su previdenza, fisco e sanità da parte del Governo è stata quella di assegnare 50 centesimi di rivalutazione solo per le pensioni di una certa fascia” ha aggiunto Farina. “Una risposta – ha continuato – che riteniamo vergognosa, oltre che inadeguata. I nostri pensionati attendono risposte. Non ci fermeremo fino a quando non avremmo visto la rivisitazione del cosiddetto cuneo fiscale anche per i pensionati”.
Poi il forte e fermo appello alla Giunta regionale perché gli investimenti nella medicina territoriale, nelle cure intermedie e in quelle domiciliari siano tali da soddisfare concretamente la domanda di salute che si solleva nell’Isola. “Andremo avanti fino a quando non avremo quella legge sulla non autosufficienza invocata da almeno vent’anni e sempre disattesa – ha spiegato Farina -. Siamo stanchi di vedere somme a bilancio nazionale e regionale stanziate in assenza di una legge apposita, che percorrono mille rivoli senza una strategia di fondo”.
Anche Mirko Idili, segretario della Cisl Gallura, ha voluto sottolineare la tragica situazione di Air Italy, dopo la notizia della liquidazione della compagnia aerea, che rischia di mettere in ginocchio un intero territorio. “Una vicenda che ha assunto toni drammatici, con i lavoratori disperati. La liquidazione è stata decisa con modalità che non si erano mai viste, senza alcuna interlocuzione avviata con il Governo e la Regione – ha dichiarato Idili nel suo intervento. Rischiamo di trovarci di fronte al più grande licenziamento di massa in assenza di ammortizzatori sociali della Sardegna. Al momento sembrerebbero essere garantiti solo i 18 mesi della Naspi. La Cisl c’è e sarà al fianco dei lavoratori”.