“Apprendiamo stamattina, con sconcerto ed enorme tristezza che, in violazione di tutte le norme attualmente vigenti, un ragazzo frequentante il Liceo Artistico di Sassari, è stato allontanato dalle lezioni in presenza perché sprovvisto di passaporto verde. Il fatto è avvenuto stamattina ad opera del vice preside dell’istituto Filippo Figari di Sassari, che evidentemente a nostra insaputa ed anche ad insaputa del Parlamento si arroga arbitrariamente anche potere legislativo e di giurisdizione all’interno dell’istituto”. La denuncia del fatto arriva da Giovanni Nurra, Coordinatore Provinciale Sassari Italexit.
“Ciò è avvenuto con eclatante umiliazione del ragazzo allontanato – aggiunge -, che è stato fra l’altro additato quale untore in quanto non vaccinato e del quale è stata violata la privacy davanti a decine di persone. Ci chiediamo come il vicepreside fosse in possesso di dati sensibili sanitari del ragazzo e chi glieli ha forniti in violazione di Legge. Ci chiediamo anche quale autorità gli abbia dato il potere o l’arroganza di agire come stamattina ha agito. Nessuna norma ad oggi prevede che sia necessario il passaporto verde per seguire le lezioni in presenza e non ci risulta che nella classe fossero presenti almeno 2 positivi al virus, cosa che avrebbe avviato la DAD per i soli non vaccinati o non guariti (altra discriminazione)”.
“Chiediamo l’intervento immediato del Provveditore agli studi perché sia fermato questo delirio e sia immediatamente ripristinato i Diritto ed il buon senso. La famiglia sta provvedendo a denunciare l’accaduto all’autorità giudiziaria. Questo clima, sottolineiamo, è figlio di due anni di terrorismo mediatico e di un esecutivo che, avendo sbagliato tutto sulla gestione della pandemia, sta tentando di trovare nei non vaccinati il nemico o ed il colpevole ideale, generando odio fra categorie di persone, odio che sfocia in situazioni come questa di oggi. Chiediamo l’abolizione del passaporto verde quale strumento inutile, dannoso ed anticostituzionale e chiediamo anche che certi soggetti siano allontanati dalla gestione dei pubblici servizi”, conclude Nurra.