Ventitré anni da scontare, affidamento in prova ai servizi sociali in una comunità da cui evadeva sistematicamente per commettere altri crimini, tra cui, l’ultimo a marzo. E così per un sassarese di 39 anni il giudice ha stabilito la misura di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza è stata notifica dalla Polizia locale, che lo aveva già denunciato pochi mesi fa per furto aggravato ai danni di una donna anziana.
Il giovane, pluripregiudicato con altri processi in corso, a marzo aveva rubato una borsetta da un’auto parcheggiata in via Roma. All’interno c’erano duecento euro, documenti e alcuni gioielli che l’uomo ha subito rivenduto a un compro-oro. A incastrarlo le immagini dell’attività e la firma con i riferimenti della sua carta d’identità che dimostravano che era stato lui a portare i gioielli rubati.
Si tratta di una persona che è già stata condannata a scontare 23 anni per diversi reati. Negli ultimi tempi era stato affidato in prova ai servizi sociali e risiedeva in una comunità del territorio, da cui però evadeva sistematicamente per commettere altri reati. Tra questi, quello contro l’anziana donna.
L’ordinanza del giudice di custodia cautelare in carcere è stata notifica sabato dagli agenti della Polizia locale all’uomo che già si trova detenuto a Bancali proprio perché evadeva dalla comunità. L’ennesimo furto aggravato di marzo ha sottolineato come si tratti di un uomo che fa dell’attività criminale la sua attività principale per guadagnarsi da vivere e ottenere un ingiusto profitto.