Il Tar della Sardegna ha respinto oggi il ricorso presentato da tre infermieri dell’Ats sospesi dal servizio perchè non vaccinati.
“L’interesse a prevenire lo sviluppo della malattia da Covid-19 in capo agli operatori sanitari, nel contesto dell’emergenza pandemica, garantisce la continuità delle loro prestazioni professionali – si legge nella motivazione – e, quindi, l’efficienza del servizio fondamentale cui prestano la loro attività”.
“Siamo molto soddisfatti che il Tar ci abbia dato ragione con una pronuncia che ribadisce la correttezza del nostro operato – commenta Massimo Temussi, commissario straordinario di Ats Sardegna -.
Ancora una volta, i giudici amministrativi sull’obbligo vaccinale dei sanitari hanno affermato la assoluta legittimità delle sospensioni adottate da Ats, in ottemperanza al dl 44/2021 che ha introdotto il predetto obbligo”.
“È di valenza pubblicistica – è scritto ancora nella motivazione – anche l’interesse a mitigare l’impatto degli effetti della pandemia sul servizio sanitario nazionale – in termini, soprattutto, di ricoveri e occupazione delle terapie intensive – che potrebbe comportare l’incontrollata diffusione della malattia da Covid-19 in capo a soggetti – quali gli operatori sanitari – naturalmente esposti, in misura maggiore rispetto alla media, al rischio di contagio”.
I tre infermieri avevano presentato ricorso per l’annullamento delle sospensioni e il reintegro nel posto di lavoro. L’ordinanza odierna ha ribadito come “la salute collettiva giustifica la temporanea compressione del diritto al lavoro del singolo che non voglia sottostare all’obbligo vaccinale”.