I principali corrieri espresso nazionali hanno sospeso le spedizioni e le consegne da e per la Sardegna. Una decisione presa per il perdurare dei presidi organizzati nei porti dell’Isola dagli autotrasportatori che protestano contro il caro carburante. Presidi che oggi continuano anche nei due scali del nord Sardegna. A Porto Torres e Olbia decine di camion occupano le banchine dove attraccano i traghetti e i mercantili.
I manifestanti non stanno operando dei veri e propri blocchi, ma la presenza dei loro mezzi sta rallentando pesantemente gli sbarchi e gli imbarchi, anche perché diversi autotrasportatori si aggiungono alla protesta man mano che toccano terra. Tutto questo rende sempre più difficoltose le manovre di carico e scarico delle merci e dei mezzi sulle navi e benché le manifestazioni siano pacifiche, la tensione nei porti è alta. “A causa di agitazioni in corso presso i porti della Sardegna, l’operatività da e per la Sardegna è sospesa.
Poste Italiane sta predisponendo tutte le misure necessarie per limitare l’impatto sui propri clienti”, avverte il corriere Sd sul proprio sito internet. Sulla stessa linea altri due corrieri espresso fra i principali che lavorano a livello nazionale: “Vi informiamo che, a causa di manifestazioni al porto di Olbia, l’operatività da e per la Sardegna è sospesa”, informa Brt. “Si segnala un serio blocco dei trasporti nei principali porti della Sardegna, pertanto, data l’impossibilità di collegamento con il resto del territorio nazionale, le spedizioni da e per l’isola sono momentaneamente sospese” è la spiegazione che Gls fornisce alla propria utenza.
Tutte le manifestazioni in atto sono monitorate dalla Questura sassarese per prevenire disordini ed evitare blocchi reali delle merci come quello denunciato ieri dall’azienda Niedditas, cui sarebbe stato impedito di imbarcare 17 tonnellate di prodotti ittici per la spedizione nella Penisola. (ANSA).