L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato alla Direzione Compartimentale Marittima di Cagliari atti di opposizione al rilascio di due concessioni demaniali marittime per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti nel mare del Sulcis da parte della Sea Wind Italia s.r.l. Si tratta di opposizioni che si aggiungono ad altre già depositate dall’associazione.
Sono sei i progetti di centrali eoliche offshore nei mari della Sardegna meridionale, con 174 aerogeneratori in progetto, divisi tra Capo Teulada, Cagliari, l’Isola di S. Pietro e l’Isola di S. Antioco. Ancora nessun procedimento di Via è stato avviato.
“Si tratta di una delle più rilevanti conseguenze della volontà ormai di fatto conclamata di voler destinare la Sardegna e i mari sardi al ruolo di piattaforma di produzione energetica – denuncia l’associazione – Questo assalto al mare sotto il profilo energetico è, purtroppo, conseguenza della scarsa e ben poco adeguata pianificazione delle reali esigenze energetiche, della deficitaria promozione del risparmio di energia, della inadeguata diversificazioni delle fonti di produzione, della mancanza di sistemi di accumulo energetico e, soprattutto, di una efficace individuazione delle aree di rilievo naturalistico, ambientale, paesaggistico sottratte a qualsiasi tipologia di produzione di energia. È un vero e proprio Far West nel Mediterraneo – conclude il Grig – dove ogni società energetica sembra poter fare quello che vuole. Con un bel po’ di soldi pubblici, tanto per cambiare.