Quattro anni e mezzo di reclusione per Ciriaco Davoli, tre anni e mezzo per Giuseppe Fadda e due anni e otto mesi per Luciano Uras. Reati prescritti e in parte assolti per Ignazio Paolo Pisu e Paola Lanzi.
È la sentenza emessa oggi dai giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari al termine del processo che vedeva imputati di peculato aggravato gli ex consiglieri regionali della Sardegna di Rifondazione Comunista, nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi. I giudici hanno in buona parte accolto la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Marco Cocco, dichiarando però prescritte quasi centomila euro di somme originariamente contestate, e pronunciato anche per i tre imputati condannati delle sentenze di assoluzione limitatamente ad alcuni capi.
I cinque ex esponenti della sinistra erano finiti nell’indagine sulle spese di circa 80 consiglieri della XIII e XIV legislatura, praticamente di tutti i gruppi, che poi hanno generato un gran numero di processi. Secondo i calcoli del pm Cocco, tutte le contestazioni precedenti al 31 dicembre 2007 risultavano prescritte, ma i giudici del collegio presieduto da Giovanni Massidda hanno esteso la prescrizione al 6 luglio 2008. Nel corso del processo una parte degli ex consiglieri aveva anche restituito i soldi contestati al Consiglio regionale. La Procura imputa la somma più alta a Davoli, ritenuto il tesoriere del gruppo: circa un milione di euro destinati alle spese istituzionali nella XIII legislatura, dal 2004 al 2009. I giudici, in ogni caso, hanno deciso di “tagliare” dalla contestazione circa 100 mila euro. (ANSA).