L’Istat ha pubblicato i rilevamenti annuali sugli incidenti stradali avvenuti nel 2019 sul territorio nazionale.
In Sardegna, si è registrato un aumento dei casi del 5%, per un totale di 3.633 incidenti. In diminuzione invece il numero dei morti che è calato di oltre il 32%, mentre, per quanto riguarda i feriti nei sinistri c’è stata una crescita del 6,5% rispetto ai dati del 2018.
Nella provincia di Sassari e quella del Sud Sardegna, il maggior numero di morti, 17 per provincia. Nel corso degli ultimi nove anni, i pedoni deceduti negli incidenti sono aumentati sia nell’isola (dal 10,4% a 14,1%) sia in Italia (dal 15,1 al 16,8%).
I danni alle persone, causati dagli incidenti in tutto il Paese, sono stimati in quasi 17 miliardi di euro (con una media di 279,5 euro a persona). In Sardegna invece la cifra supera i 373 milioni di euro (che equivale a 228,5 euro pro capite) e incide quindi per il 2,2% sul totale nazionale.
La strada con l’indice di mortalità più alto in Sardegna è la Trasversale sarda, che da Orosei porta a Macomer, con il 9,8 dei decessi negli incidenti. In crescita anche nell’Orientale sarda, che sale dal 4,7 del 2018 al 5,7 dell’anno successivo. La Carlo Felice ha subito un’inflessione, passando dal 5,5 al 2,5.
Gli incidenti verificati nelle strade urbane sono quelli più comuni (2.173, il 59,8% del totale), dove sono decedute 23 persone (32,4% del totale) e 2.985 sono state quelle ferite (55,5%). Come era facilmente intuibile, il numero maggiore degli incidenti si verifica in estate e in autunno, con l’aumento dei veicoli durante la stagione turistica.