Epidemia colposa e omicidio colposo plurimo. Sono i reati ipotizzati dalla Procura di Sassari nei tre avvisi di conclusione delle indagini notificati oggi a diverse figure apicali di altrettante case di riposo del Sassarese.
Le contestazioni sono relative ai decessi e ai contagi verificatisi all’interno delle strutture nel corso della prima ondata della pandemia da Covid-19. Il procuratore Gianni Caria ha notificato i provvedimenti ai vertici della casa di riposo Villa Gardenia di Ossi, della Rsa San Nicola e dell’istituto Casa Serena, entrambi di Sassari.
A Ossi, dove si registrarono 14 decessi durante la prima ondata pandemica, sono chiamati in causa a vario titolo la rappresentante legale della cooperativa che gestisce la struttura, la persona che esercita i poteri di fatto del datore di lavoro e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Contestate anche varie violazioni della normativa a tutela della salute dei lavoratori.
Al San Nicola di Sassari, dove i morti furono altrettanti, finiscono nel mirino degli inquirenti con le stesse accuse e sempre a vario titolo il rappresentante legale della Segesta Gestioni Srl, il rappresentante legale della Mosaico Cooperativa Sociale onlus, il direttore sanitario e i responsabili del servizio di prevenzione e protezione della Segesta Gestioni Srl e della Mosaico Cooperativa Sociale onlus.
Per quanto riguarda Casa Serena, dove morirono in 21, sono indagati il rappresentante legale e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione della Coopas, che aveva in appalto il servizio di assistenza. È stata invece presentata richiesta di archiviazione per alcuni medici di base i cui i pazienti erano ricoverati nell’istituto sassarese: la loro condotta era conforme al rapporto paziente-medico di medicina generale e alle indicazioni ricevute dall’Ats. L’indagine è stata condotta dai carabinieri del Nas di Sassari in collaborazione col servizio Spresal della città. (ANSA)