“Crea sgomento vedere le ruspe all’interno nella nuova piazza centrale, recentemente realizzata e finanziata con fondi comunitari e quindi soggetta al relativo vincolo di destinazione d’uso”. Lo dichiara in una nota il gruppo del consiglio comunale “Insieme per Castelsardo”.
“Riteniamo – prosegue il comunicato – che i compiti degli amministratori siano quelli di programmare, perseguendo una visione strategica, di elaborare idee e progetti, di competere con altri comuni e, soprattutto, di vincere i bandi, ottenere le risorse e trasformare così in realizzazioni concrete la propria attività programmatoria. A Castelsardo no. A Castelsardo si vive di rendita con l’enorme quantità di risorse conquistate dalle precedenti amministrazioni. I flop in tutti i bandi sono ormai all’ordine del giorno, dai programmi di opere pubbliche ai bandi sui grandi eventi culturali e di spettacolo, per non parlare dei bandi della Fondazione di Sardegna, dove il Comune di Castelsardo è ormai fuori dai radar”.
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“Nel caso specifico, con l’Accordo di Programma Quadro “Natural’Mente” (frutto di una norma finanziaria approvata dal Consiglio regionale nel 2009) sottoscritto dal Presidente Pigliaru e da Cuccureddu il 28 dicembre del 2016, si prevede un finanziamento di oltre 5 milioni di euro per interventi di rinaturalizzazione e per il completamento di percorsi pedonali. In particolare – viene sottolineato – si prevede, nella frazione di Lu Bagnu, la demolizione del rudere del Palazzo degli Americani e la creazione di un grande parco urbano, compresa un’area di aggregazione e di spettacolo, e poi la sistemazione della discesa a mare di Sa Ferula ed il completamento del primo lotto della pista ciclo pedonale (opere in fase di ultimazione). Un altro intervento significativo previsto è quello relativo al completamento dei percorsi pedonali del: lungomare Anglona, via Roma, via Nazionale, via Sedini, via Colombo, via Trieste, ecc. Lo stanziamento complessivo di 1 milione e duecento mila euro, era stato suddiviso in due distinti lotti”.
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“Ora, forse per dare testimonianza della propria esistenza in vita, l’amministrazione comunale, altera ed in parte demolisce progetti simbolici, come quello del Centro polifunzionale sui saperi locali mediterranei, che si era aggiudicato il primo posto assoluto nel bando sui progetti europei di eccellenza. Una infrastruttura finalizzata ad ospitare il distretto della creatività, grandi eventi di spettacolo (molti grandi artisti si sono esibiti negli anni scorsi, fra i quali Gianna Nannini, Francesco De Gregori, Max Gazzè e i Litfiba), ma anche un teatro, un grande spazio espositivo all’interno, uffici ed i relativi parcheggi interrati”.
“Ora un grande spazio, una nuova piazza centrale – aggiunge il gruppo -, finanziata con le misure europee per la rigenerazione urbana e per ospitare grandi eventi di spettacolo, diventa un po’ più piccola, per lasciare spazio a bus (di linea e turistici) che torneranno ad ostruire la visuale, riaperta dopo 60 anni, dello scorcio panoramico della costa orientale: dal Golfo della Vignaccia fino all’Isola Rossa. Uno sfregio, una asimmetria, un caos per la viabilità ed un danno paesaggistico ed ambientale: basti pensare ai bus con i motori accesi all’interno di un’area pedonale, nella quale sono presenti dehors.
“Una scelta peraltro che potrebbe rivestire profili di interesse da parte della Corte dei Conti. Infatti da un lato, con risorse comunitarie si è realizzato il nuovo spazio pedonale di aggregazione e di spettacolo, dall’altro si utilizzano i fondi statali (ottenuti con l’APQ Natural’Menteper il completamento e l’ampliamento dei percorsi pedonali) per demolire gli spazi pedonali ed invece per consentire l’incremento di quelli carrabili, destinati per di più ai mezzi pesanti o al parcheggio selvaggio”, conclude la nota.