A seguito della devastazione, da parte di un gruppo di clandestini senza dimora, delle stanze d’albergo messe a disposizione per ospitarli, CasaPound esprime la sua disapprovazione nei confronti dell’operato dell’amministrazione cittadina con l’affissione di manifesti che riassumono il “bollettino di guerra” degli ultimi due mesi e recanti la scritta “amministrazione incapace”
“L’attuale giunta, al netto dei proclami pre-elettorali dei suoi esponenti – dichiara il movimento in una nota – si dimostra perfettamente in linea con quella precedente.
Lo scenario è chiaramente preoccupante: dopo il primo incendio doloso il 9 marzo presso uno stabile occupato da immigrati in Via Riva di Ponente e la conseguente aggressione alle forze di polizia giunte sul luogo, e un secondo deflagrato tre giorni dopo, il 23 marzo sbarcava a Sant’Antioco l’ennesimo “barchino” con 15 irregolari, mentre in città, nella centralissima piazza del Carmine, infuriava l’ennesima rissa: episodio che alimenta ulteriori tensioni e paure tra passanti e commercianti”.
“Il 27 marzo – prosegue la nota – 70 immigrati irregolari venivano comodamente aviotrasportati a Cagliari dall’hotspot siciliano di Lampedusa; il giorno dopo avveniva il suddetto episodio di violenza durante uno dei pochi controlli.
Il 19 Aprile, ultimo episodio, 10 dei 30 clandestini che si trovavano senza alloggio da quando lo stabile in via Riva di Ponente era stato incendiato, ringraziano l’ospitalità ricevuta devastando le stanze della struttura alberghiera messa a disposizione dall’amministrazione.
Questo bollettino di guerra è cronaca pressoché quotidiana di una città la cui amministrazione si rivela completamente inadeguata, nonostante i suoi consensi costruiti proprio sulla lotta al fenomeno “banlieue”, ignorato quando non incentivato dalla precedente.
Verrebbe tra l’altro da chiedersi dove sia finito tutto quel personale delle FF.OO. che ha subissato di controlli i cittadini durante il periodo emergenziale.
I cagliaritani esigono risposte e CasaPound combatterà sempre a favore di coloro che vogliono essere tutelati”.