“Nel bilancio regionale 2022 è previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro a favore delle Amministrazioni comunali in tema di patrimonio boschivo e nei giorni scorsi è stata approvata la ripartizione della somma destinata ad aumento, manutenzione e valorizzazione del patrimonio boschivo sui terreni in prossimità di aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, riferendosi alla delibera che ripartisce 4 milioni di euro ai Comuni, mentre gli altri 6 milioni sono destinati a quelli che hanno subito una rilevante diminuzione degli occupati nel settore della forestazione.
Come beneficiari sono stati individuati i Comuni ricompresi nei siti del Sulcis Iglesiente, di Tossilo-Ottana, di Porto Torres, Siniscola e altri Comuni ubicati in diverse aree del territorio regionale interessate da gravi forme di deindustrializzazione riferite al comparto estrattivo (industria mineraria).
“Le Amministrazioni comunali – ha aggiunto l’assessore Lampis – potranno eseguire lavori di manutenzione forestale, come interventi selvicolturali per la gestione delle foreste, rimboschimenti e imboschimenti anche per riqualificazione ambientale e salvaguardia del territorio, interventi finalizzati alla realizzazione di sistemi verdi e della rete ecologica regionale o locale, lavori di realizzazione e manutenzione di sentieri, piste ciclopedonali destinate alla fruizione delle aree forestali e rurali, lavori fitosanitari nel settore forestale, opere di prevenzione del rischio incendi e interventi di salvaguardia e ripristino del patrimonio forestale danneggiato da eventi atmosferici o da incendi, lavori di ingegneria naturalistica, con impiego prevalente di materiale vegetale vivo, e di sistemazione idraulico forestale”.
I 4 milioni di euro sono stati così ripartiti tra i Comuni: Alghero 90.000 euro; Arbus 80.000; Ballao 57.000; Bolotana 70.000; Borore 67.000; Buggerru 67.000; Calasetta 62.000; Carbonia 90.000; Carloforte 77.000; Domusnovas 77.000; Fluminimaggiore 70.000; Furtei 62.000; Gadoni 57.000; Giba 63.000; Gonnesa 77.000; Gonnosfanadiga 80.000; Guspini 85.000; Iglesias 90.000; Lula 70.000; Macomer 85.000; Masainas 63.000; Muravera 77.000; Narcao 77.000; Noragugume 53.000; Nuxis 67.000; Orani 70.000; Ottana 95.000; Perdaxius 63.000; Piscinas 53.000; Porto Torres 160.000; Portoscuso 124.000; Posada 63.000; San Gavino Monreale 77.000; San Giovanni Suergiu 77.000; San Vito 80.000; Santadi 80.000; Sant’Anna Arresi 63.000; Sant’Antioco 82.000; Sarule 67.000; Sassari 90.000; Seui 70.000; Seulo 57.000; Siliqua 80.000; Silius 63.000; Siniscola 85.000; Sinnai 90.000; Teulada 80.000; Tratalias 53.000; Villacidro 85.000; Villamassargia 77.000; Villaperuccio 63.000; Villaputzu 80.000; Villasalto 60.000. I lavori oggetto del contributo devono essere avviati dalle Amministrazioni entro 12 mesi dalla notifica del provvedimento regionale di impegno delle risorse assegnate.
“La Sardegna è la seconda regione italiana per estensione di superfici boscate e questo nostro patrimonio assume particolare valore perché si distingue da quello delle altre regioni italiane, dando vita a una ricca varietà di paesaggi. Rappresenta un importante occasione di sviluppo economico per i territori, anche con concrete finalità occupazionali”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.