Gian Carlo Muntoni nuovo Presidente dell’Ente parco dell’Asinara

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Gian Carlo Gavino Muntoni è stato nominato nuovo Commissario Straordinario dell’Ente Nazionale Parco nazionale dell’Asinara. Il decreto, firmato giovedì dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, affida l’incarico per la durata di sei mesi, con la possibilità di proroga, nel caso in cui entro questo tempo non si sia concluso il procedimento preordinato all’insediamento del Presidente dell’Ente parco.

Una situazione di disagio quella del Parco, risolta con tempismo dall’Assessore regionale all’Ambiente, Marco Porcu, e dal Capo di gabinetto, Emanuele Beccu, che si erano impegnati per risolvere la mancata nomina del Presidente, che non pochi problemi stava creando all’Ente, dopo gli sforzi per rilanciare l’Asinara, con finanziamenti alla Conservatoria delle coste, proprietaria dei beni e dei servizi dell’Asinara, risanata grazie ai finanziamenti aumentati nel corso della legislatura, fino ad arrivare agli attuali tre milioni di euro all’anno. In attesa della nomina del Presidente, Porcu e Beccu hanno chiesto al ministro Pichetto Fratin di scegliere quantomeno un commissario, per poter continuare il progetto di valorizzazione dell’isola iniziato dall’insediamento nell’Assessorato regionale assegnato a Fratelli d’Italia. La risposta del ministro non si è fatta attendere e giovedì Muntoni è stato investito del ruolo di commissario straordinario.

“Siamo ben lieti della nomina del ministro, che permette di poter continuare al meglio la nostra azione di rilancio dell’Asinara, grazie alla collaborazione tra Assessorato e Ente parco dell’Asinara – dichiara Beccu -, portando a compimento tutte le azioni necessarie per il rilancio dell’Asinara, che non è un’isola che può essere musealizzata, ma dev’essere rilanciata sotto tutti gli aspetti, sia quelli riguardanti le biodiversità, che quelli del turismo e delle attività economiche che vi gravitano e che vedono come atto e che vedono portatori d’interessi principali i comuni di Stintino e Porto Torres“.

Fuori luogo quindi le accuse di un noto quotidiano regionale che proprio ieri accusava proprio l’Assessorato di non essersi ancora mosso per risolvere la problematica.

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