Fratelli d’Italia Alghero sostiene e si associa alla scelta del Sindaco e della Giunta di richiedere la dichiarazione dello stato di calamità naturale.
“Assistiamo ad eventi particolarmente anomali che creano purtroppo situazioni mai verificatesi con tanta frequenza in città. I fenomeni legati ai cambiamenti climatici richiedono di ripensare i sistemi di raccolta e drenaggio delle acque piovane, in modo tale da rendere più sicura la nostra città, specie nella sua parte più bassa, come la via Garibaldi, il lungomare, Piazza Civica e Piazza Sulis, in cui si son certamente registrati i danni maggiori, con intere attività allagate”. Interviene così Alessandra Erbì, del Direttivo Fratelli d’Italia Alghero.
“L’Assessore della difesa dell’ambiente con delega alla protezione civile Gianni Lampis e il capo di gabinetto Emanuele Beccu sono stati informati della situazione. A questo proposito – continua – sottolineiamo che il piano aggiornato per la Protezione Civile è uno strumento importante per la definizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali. Dopo il via libera della Quinta Commissione, presieduta dal nostro Capogruppo Mulas, avanti ora con l’approvazione del Piano in Consiglio Comunale, dove Fratelli d’Italia non farà mancare il proprio apporto costruttivo”.
“La struttura, composta dai servizi tecnici comunali, dalla Polizia Municipale, dalla Compagnia Barracellare e dalle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile, ha messo in risalto alta professionalità e impegno anche durante l’ultimo evento straordinario verificatosi l’altro ieri. Come anche sottolineato dal Presidente della Quinta Commissione Christian Mulas, oggi possiamo dire che la Protezione Civile comunale lavora in maniera rodata perché ha affrontato una condizione di emergenza che prosegue da oltre 8 mesi, per via della pandemia. La conservazione dell’ambiente e lo sviluppo economico sono temi legati e complementari – conclude la Erbì -, che devono camminare di pari passo e che non vanno mai interpretati in maniera conflittuale”.