A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm, il Comitato Tecnico Scientifico ha dichiarato che “alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi”. Le ipotesi su cui si discuterà sono quelle del coprifuoco e della Didattica a distanza per le scuole superiori.
Il capo delegazione del Partito Democratico, Dario Franceschini, ha riferito all’ANSA di aver chiesto “al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d’intesa con le Regioni”.
“In questo momento nessuno di noi sta pensando al lockdown del paese, dobbiamo fare in modo che questo non avvenga, e questo si può fare agendo sui comportamenti, meglio rinunciare ad una cena o andare a trovare gli amici. Ce la possiamo fare, quello che conta adesso è il numero dei tamponi, che oggi sono molti di più rispetto a marzo, prendere in carico presto i pazienti e tracciare i contatti” dice il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa a RaiNews24. “Sinceramente penso che la chiusura delle scuole può essere un’ipotesi quando le altre strade sono state percorse, un Paese non può decidere di chiudere per prime le scuole, che sono fondamentali anche per la salute dei ragazzi. Vanno fatte scelte sugli orari, perché bisogna agire sui trasporti. Nelle grandi città il problema dei trasporti esiste, lavoriamo sugli orari di lavoro e della scuola, sui turni”.