Tre nuovi ventilatori polmonari di alta gamma, donati dall’associazione di Oncoematologia “Mariangela Pinna” onlus, che contribuiscono all’apertura della nuova terapia intensiva Covid, al primo piano della palazzina di Malattie infettive. La struttura, infatti, apre oggi anche grazie al prezioso contributo della Onlus sassarese.
I tre apparecchi, oltre a un monitor di controllo, sono stati donati e consegnati nei giorni scorsi dall’associazione, presieduta da Antonio Contu. Il sodalizio – che questa mattina con il suo presidente, il vicepresidente e direttore dell’Oncologia medica Antonio Pazzola e la segretaria Rossella Lombardi è stata ricevuta in direzione generale – tra aprile e maggio scorsi è scesa in campo con una raccolta fondi. Grazie alla generosità di tanti sostenitori – oltre 600 le donazioni arrivate in meno di un mese – ha potuto acquistare i ventilatori con una somma di circa 100mila euro.
«Sono tre apparecchiature di vitale importanza per il funzionamento della nuova struttura – ha detto il direttore sanitario Bruno Contu ringraziando l’associazione – ed è segno di generosità, di solidarietà e di attenzione della cittadinanza verso l’ospedale».
«Quella dei cittadini – ha aggiunto Antonio Contu – è stata una bellissima risposta e a loro dobbiamo il nostro ringraziamento. Un’idea che è partita dal dottor Antonio Pazzola e che, grazie all’aiuto dei cittadini, ha consentito l’acquisto di questi tre macchinari che rendono la struttura un patrimonio della città».
«Un contributo qualitativo indispensabile e di alto livello – lo ha definito il professor Pier Paolo Terragni, direttore della Rianimazione 1 – è qualcosa di costitutivo della nuova unità, perché tre letti sono attrezzati con questi ventilatori di alta gamma».
La nuova Terapia intensiva Covid è così pronta e dal pomeriggio di oggi inizierà a ospitare i primi 4 pazienti. La struttura, con 6 posti letto ad alta intensità di cure e facente parte della Rianimazione 1 di viale San Pietro, con questa collocazione sarà funzionale alla centralizzazione dei pazienti Covid in Malattie infettive. Nei giorni scorsi è arrivato il via libera all’apertura da parte della Regione.
La struttura si compone di 6 stanze singole per la degenza (più un posto letto di supporto temporaneo), una stanza per la vestizione e svestizione di infermieri e medici per l’accesso in sicurezza al reparto, una stanza per la gestione dei materiali, una medicheria, una stanza per il coordinatore.
A disposizione anche una vera e propria centrale operativa per il monitoraggio dei letti in remoto, con monitor e computer che consentono di controllare i parametri vitali dei pazienti e, grazie a telecamere, avere in tempo reale audio e video delle stanze. Le stanze, ad alta intensità di cura, sono dotate di tecnologie innovative e dispongono di ventilatori polmonari di alta gamma, utili per i casi più complessi di insufficienza respiratoria.
Con l’apertura della nuova Terapia intensiva Covid, in caso di ulteriore necessità, sarà possibile attivare letti aggiuntivi Covid al secondo piano del palazzo Clemente, così come previsto nel piano regionale e in applicazione del programma strategico aziendale.
La possibilità quindi di convertire in “no Covid” i letti della Terapia intensiva al primo piano del palazzo Clemente permetterà di incrementare la disponibilità dei posti letto per il supporto post operatorio intensivo nella chirurgia ad alta complessità.