Sono tutti under 30 e con una certezza: il rinnovamento e la sinistra non possono che essere giovani, l’attuale presente è stato costruito dai vecchi dirigenti e dunque la sinistra non deve più appartenere solo ai settantenni.
I Giovani Democratici nuoresi hanno deciso di scendere in campo al fianco di Carlo Prevosto per le elezioni amministrative del 25 e 26 ottobre prossimi. Dopo l’investitura ufficiale, con tanto di presentazione della lista, ora i GD rimarcano la loro posizione a un mese dal voto.
“Il nostro obiettivo è quello di creare un nuovo gruppo d’azione formato da giovani e che possa occuparsi attivamente del futuro dei giovani – dichiara Francesco Ruiu, segretario provinciale dei Giovani Democratici -. Non avevamo alcun interesse nel chiedere al Partito Democratico uno spazio giovane in lista, non volevamo omologarci o confonderci. Vogliamo costruire il nostro futuro in prima persona, abbiamo già visto il gioco degli altri e non ci piace. Naturalmente ci rispecchiamo nei valori del PD, lo consideriamo un progetto imprescindibile per la sinistra, ma ci siamo stufati dei vecchi amministratori. I candidati sindaci li abbiamo tutti visti e rivisti all’opera, è inutile che ci chiedano ancora di stare al loro gioco. Per questo motivo abbiamo deciso di presentare la nostra lista, riteniamo doveroso scendere in campo in prima linea per occuparci realmente del nostro futuro”.
Il segretario provinciale dei Giovani Democratici alza il tiro: “Il futuro è nostro, è inutile che i soliti vecchi volti della politica continuino a parlare di giovani, perché hanno ampiamente dimostrato di non essere in grado di risolvere i nostri problemi. Troviamo quantomeno stucchevole il fatto che ci siano persone che hanno vissuto la loro vita lontano da Nuoro, poi una volta andati in pensione decidano di tornare in città e ripresentarsi come salvatori della patria. Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare nelle mani di queste persone le decisioni che riguardano la nostra vita, anche perché la loro generazione ci ha consegnato una città che per i giovani oggi è invivibile – prosegue Ruiu -. Da 25 anni sentiamo parlare del Campus universitario, un’iniziativa nata 25 anni fa quando era sindaco Carlo Forteleoni, ma concretamente non è stato mai fatto nulla. Da troppo tempo sentiamo parlare di città “green”, ma quella che abbiamo sotto gli occhi è una realtà che continua spedita verso ben diversi orizzonti. I tanti pensionati candidati devono ritenersi fortunati ad avere la pensione, mentre noi giovani sappiamo già che dovremo lavorare duramente per pagare i contributi proprio a chi è già in pensione e che ora si candida spinto da vecchi ragionamenti o dinamiche. Ecco perché vogliamo decidere noi il nostro futuro, come loro hanno deciso il proprio. Ci siamo stufati dei soliti consulti, vogliamo i nostri spazi senza dover chiedere l’autorizzazione a qualcuno. Siamo qui per riprenderci ciò che è nostro”.
“A Nuoro mancano intere generazioni di giovani, spinte dalla vecchia classe dirigente a fuggire via per studiare o per cercare lavoro. Quanti tra i vecchi amministratori hanno figli che sono rimasti a Nuoro e hanno creduto nelle reali potenzialità della città? Pochissimi, per non dire nessuno. Noi, invece, abbiamo scelto di restare a vivere qui, in una città che riteniamo bellissima e dal grande potenziale, ma che oggi non è a misura di giovane. Per questo – conclude Ruiu – abbiamo deciso di scendere in campo e impegnarci ad amministrare la nostra città. E lo vogliamo fare in prima linea, perché ci siamo stancati di stare dietro le quinte ad aspettare che ci vengano date risposte che nessuno è in grado di dare. Vogliamo tutto e subito, e ora andremo a prendercelo”.