Al Pronto soccorso di Sassari protocolli anti Covid sempre attivi

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Gestita secondo la procedura una paziente risultata positiva al secondo tampone in Clinica Medica. Tampone negativo per operatori e pazienti del reparto di Medicina.

“Nessun allarme in ospedale, ma la consapevolezza di aver agito utilizzando i protocolli di sicurezza che hanno consentito di gestire una paziente sospetta Covid positiva”. È il commento del direttore del Pronto soccorso dell’Aou di Sassari, Mario Oppes, che descrive la gestione di una paziente che, transitata nella struttura di viale Italia, è risultata positiva al secondo tampone.

“Sono convinto – riprende – che casi di questo genere si verificheranno anche in futuro. Alla base della sicurezza ci sarà sempre l’utilizzo delle procedure e dei dispositivi di protezione individuale che consentono di proteggere gli operatori”. E così è stato anche nel caso della signora ricoverata sabato pomeriggio e che è transitata per il pronto soccorso. “La paziente – spiega ancora Mario Oppesha seguito il percorso Covid che è stato predisposto nella nostra struttura, completamente isolato rispetto all’accesso cosiddetto pulito. Infatti, considerata l’anamnesi l’abbiamo subito catalogata come caso sospetto e gestita come tale. Sono stati fatti tutti gli accertamenti, compreso il tampone che ha dato esito negativo”.

A questo punto la paziente, considerata sempre come forte caso sospetto, è stata trasferita in Clinica Medica e sistemata in una stanza isolata dal resto delle altre stanze del reparto. Trattata anche qui come un caso suggestivo al Covid, i medici della struttura hanno richiesto un ulteriore esame molecolare che, questa volta, ha dato esito positivo. La paziente, poiché in quella giornata la Clinica di Malattie infettive era al completo, è stata trasferita al reparto Infettivi di Cagliari.

Al fine di garantire sicurezza agli operatori, la Sorveglianza sanitaria mercoledì 23 settembre effettuerà il tampone ad alcuni operatori della Clinica Medica, considerati come gruppo selezionato di prossimità. “Dall’indagine effettuata – afferma il direttore della Sorveglianza sanitaria Antonello Serrarisulta che gli operatori sanitari indossassero regolarmente i dpi e che la paziente è stata gestita in una stanza isolata. Per tranquillità degli operatori, inoltre, eseguiamo il tampone dopo quattro giorni perché se il virus dovesse essere presente dopo questo periodo avrà una maggiore sensibilità al test”.

Intanto, ha fatto sapere Franco Bandiera primario del reparto di Medicina del Santissima Annunziata, sono risultati tutti negativi al tampone gli operatori sanitari della struttura nella quale, alcuni giorni fa, era risultata positiva al virus una Oss. “Un dato prevedibile – ha commentatoperché tutti usano regolarmente i dpi e nessuno ha contatti stretti. Sono risultati negativi anche i pazienti“.

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