“La mia formazione culturale e politica mi impone di rispettare ogni sentenza, ma non posso esimermi dal formulare alcune considerazioni, sul piano politico e su quello giuridico”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas, che in una conferenza stampa a Villa Devoto è intervenuto in merito alla sentenza del Tar Sardegna che ha sospeso alcune parti dell’Ordinanza n 43.
“Sul piano politico – ha detto il presidente Solinas -, se qualcuno avesse avuto dubbi sulla propensione di questo Governo di utilizzare due pesi e due misure, credo che questa vicenda li abbia definitivamente fugati, offrendone una rappresentazione plastica. La stessa attenzione, la stessa avversione non è stata infatti riservata ad altre regioni italiane, che hanno emesso ordinanze e impartito direttive discriminatorie nei confronti dei Sardi o di coloro che avevano soggiornato in Sardegna: a titolo di esempio – ha evidenziato il Presidente – basti verificare ciò che dispone l’art. 1 dell’ordinanza 69 della Regione Campania, che obbliga all’effettuazione del tampone chi proviene dalla Sardegna e perfino all’isolamento di 14 giorni nelle more dell’esito dell’analisi”.
“La stessa Regione Lazio, teatro della vergognosa discriminazione a danno di una famiglia di sardi che non è stata ammessa all’ingresso dello Zoo di Roma in base (come ha dichiarato il Direttore) a direttive regionali, si fa oggi promotrice di voli aerei riservati a passeggeri muniti di attestazione di negatività. Interpretazione ancora più severa del cosiddetto passaporto sanitario da noi proposto fin dal mese di maggio, e per il quale fummo duramente attaccati da quello stesso Governo che oggi, invece, tace. Non occorre sottolineare – ha aggiunto – che tale trattamento è riservato ad amministrazioni di colore politico omogeneo a quello governativo”.
Solinas prosegue affermando che “la Sardegna ha sempre cercato e offerto piena collaborazione al Governo nazionale proponendo modelli sulla gestione Covid che abbiamo ritenuto e riteniamo validi per la difesa della salute pubblica, come l’ordinanza bocciata dal Tar, che ha lo scopo di aumentare gli screening e non quello di limitare i diritti personali. È dunque chiaro che l’impugnazione da parte del Governo non ha ragioni costituzionali, ma esclusivamente politici, ed appare fortemente discriminatoria“.
“Sul piano giuridico, la sentenza monocratica del Presidente del Tar afferma che l’ordinanza è legittima, ma la diffusione del virus in Sardegna non apparirebbe di gravità tale da giustificare alcune prescrizioni stabilite. La motivazione costituzionale, dunque, non ha fondamento. Solinas evidenzia come questo evidenzia il peso della campagna mediatica contro l’isola. Davanti all’accusa di non effettuare un numero sufficiente di test, è poi lo stesso Tar invece ad affermare che “l’incremento del numero dei contagiati è determinato dall’elevato numero di test effettuati”.
“Difenderemo le ragioni della Sardegna nell’udienza prevista per il 7 ottobre, certi di avere fatto tutto il possibile per tutelare la salute dei nostri cittadini e dei nostri turisti. Rispetto all’operato e all’atteggiamento del Governo nazionale – ha concluso Solinas -, non posso non denunciare una palese discriminazione nei confronti della Sardegna, che non ha offerto gli aiuti promessi, ma anzi è andata contro gli interessi regionali, adottando provvedimenti palesemente discriminatori verso i sardi”.