La Guardia di Finanza ha scoperto una truffa ai danni dello Stato: 66 detenuti nei vari carceri dell’isola percepivano il Reddito di Cittadinanza, non avendone diritto, in quanto la normativa esclude i carcerati.
Anche 92 loro familiari sono stati denunciati per aver incassato il Reddito, dall’aprile 2019, senza avere i requisiti necessari. In totale, la cifra ricevuta dalle 158 persone si aggira intorno ai 550mila euro.
Quaranta di questi detenuti si trovano nel carcere di Uta, mentre sono 44 i loro familiari. Gli altri 74 si trovano negli altri penitenziari sardi: Isili (sud Sardegna), Arbus (Cagliari), Nuoro, Onanì (Nuoro), Lanusei (Ogliastra), Sassari-Bancali, Alghero, Tempio Pausania (Gallura) e Oristano, mentre sono 48 i loro parenti denunciati.
“Omettendo di indicare nelle domande di richiesta del reddito di cittadinanza la condizione detentiva del membro del proprio nucleo familiare, riuscivano a far rientrare la propria posizione reddituale all’interno dei canoni previsti per la corresponsione del beneficio”, hanno dichiarato i finanzieri.
Tutti i soggetti individuati sono stati segnalati all’Inps per il recupero del denaro incassato indebitamente, per 92 persone è scattata anche la denuncia penale.