Conclusa la prima campagna di scavi archeologici a Nuraminis, in località San Costantino, condotta dalla cattedra di Archeologia cristiana e medievale dell’Università di Cagliari, con la direzione scientifica di Rossana Martorelli e il coordinamento di Marco Muresu. Ai lavori hanno partecipato specializzandi della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici e studenti dei Corsi di laurea in Beni culturali e Spettacolo e in Archeologia e Storia dell’Arte.
L’iniziativa ha offerto a specializzandi e studenti la preziosa opportunità di sperimentare sul campo quanto appreso nelle aule in un’area di grande interesse, nella zona interessata dagli scavi erano infatti affiorate in passato alcune tombe risalenti probabilmente all’età bizantina.
Ai lavori – coordinati in loco da Marco Muresu – hanno partecipato Dario D’Orlando (responsabile della documentazione grafica) e, divisi in due turni, gli specializzandi della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici Silvia Arba, Giulia Pilleri, Laura Pinelli, Marchella Serchisu e Sara Tacconi, gli studenti dei Corsi di laurea in Beni culturali e Spettacolo Martina Cau, Davide Pias, Erika Meloni, Melania Orrù e Flavia Zedda e in Archeologia e Storia dell’Arte Martina Agus, Chiara Lonis, Luca Maccioni, Alberto Pisano, Maria Francesca Piu e Valentina Spiga.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito di un progetto condiviso con il Comune di Nuraminis, con la sindaca Mariassunta Pisano, e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, guidata dalla Soprintendente Maura Picciau e dalla funzionaria responsabile di zona Gianfranca Salis.
L’attività diretta dalla prof.ssa Martorelli si è svolta in coordinamento con il Campo estivo di storia digitale e pubblica organizzato dal L.U.Di.Ca., il laboratorio di Umanistica Digitale dell’Università di Cagliari coordinato da Giampaolo Salice, docente di Storia moderna dell’Ateneo.