Ancora una volta, sono state vandalizzate in questi giorni diverse pensiline dell’ATP. Non è la prima volta che accade un fatto del genere, solo l’anno scorso l’ATP ha speso oltre 55mila euro per riparare a diversi dannialle pensiline e ai bus, come i vetri rotti, l’imbrattamento e i furti degli accessori di bordo.
Da sottolineare è il fatto che la cifra che l’Azienda dei Trasporti Pubblici spende in riparazioni, ricade nelle tasche dei cittadini, essendo l’ATP un’azienda pubblica, quindi anche delle stesse persone che le vandalizzano. Questi soldi potrebbero essere destinati a potenziare ancor di più il servizio. A questo si aggiungono i disservizi causati dai danneggiamenti: interdizione delle pensiline per motivi di sicurezza, interruzioni del servizio e ritardi causati dalla sostituzione del mezzo.
Paolo Depperu, presidente dell’ATP, denuncia questi comportamenti: “le pensiline vandalizzate sono la fotografia di una generazione che ha perso la bussola, che non ha la ben che minima idea del significato che ha la parola civiltà. Il danno materiale che simili inetti provocano, non è nulla rispetto al danno di immagine per l’intera città, ma direi anche per il genere umano”.
“Impegnare risorse finanziarie e umane per migliorare le aree di attesa è un modo per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Coloro che danneggiano per il gusto di danneggiare – conclude Depperu -, in realtà stanno distruggendo un bene non tanto di ATP, ma loro, dei loro cari e di tutte le persone a cui loro sono affezionati, se mai sappiano cosa significa affezionarsi, perché una cosa è certa: non sono affezionati alla città in cui vivono”.