La Giunta regionale ha approvato la delibera che aggiorna le misure di sicurezza per la presa in carico delle future mamme e dei loro bambini nei punti nascita della Sardegna e consentirà l’ingresso nelle sale parto ai papà o a un accompagnatore indicato dalla partoriente.
“La sicurezza delle mamme, dei papà e dei neonati – dichiara l’assessore della Sanità, Mario Nieddu – è stata la nostra priorità sin dall’inizio dell’emergenza e lo è ancora oggi. La tutela della salute dei genitori e dei bambini è stato il faro che ha guidato le nostre scelte in un momento particolarmente delicato per l’evoluzione dell’epidemia”.
Il provvedimento segue, a distanza di poche settimane, quanto già anticipato per le sale parto delle strutture dell’Ats e permetterà ai punti nascita di tutte le aziende sanitarie dell’Isola di consentire, a determinate condizioni di sicurezza, gli accessi precedentemente limitati dalle misure per il contenimento del Covid-19: “Nel periodo più critico dell’epidemia – spiega l’esponente della Giunta Solinas – le neo mamme hanno dovuto affrontare l’ultima parte di questo importante percorso senza i propri affetti, seppure sostenute dall’amore e dalla grande professionalità del personale sanitario in servizio nei nostri ospedali”.
L’accesso alla sala parto sarà consentito solo dopo accurato screening per rilevare la condizione di rischio o positività al coronavirus, attraverso il pre-triage e la rilevazione della temperatura corporea. I papà o gli accompagnatori, così come le partorienti in fase di preospedalizzazione, saranno sottoposti a tampone naso e orofaringeo che comprovi la negatività del test al Covid-19.
“I dati epidemiologici ci consentono oggi un importante passo in avanti verso la normalità, con l’adozione di tutte le precauzioni e delle necessarie misure anti-contagio. Non intendiamo abbassare in alcun modo la guardia, ma siamo felici di poter dare una risposta positiva alle tante mamme e ai tanti papà della nostra Isola e al loro desiderio di poter condividere, in sicurezza, un momento unico, come la nascita di un figlio”, conclude l’assessore Nieddu.