“Pare, ma naturalmente speriamo di no, che l’attenzione del Governo verso l’aeroporto di Alghero sia pari a quella riservata alla 4 corsie. Per questo non siamo per nulla sereni e a ciò si aggiunge che le locali forze politiche di opposizione, ma al Governo a Roma, continuano ad assumere atteggiamenti ossequiosi ad ogni decisione dannosa del Governo loro amico ai danni di Alghero e del territorio”. Lo affermano i capigruppo della maggioranza nel consiglio comunale di Alghero Ansini, Pulina, Bamonti, Pirisi, Camerada, Trova, Mulas.
“Il risveglio dei consiglieri di centrosinistra – aggiungono – che ora si dicono preoccupati per il futuro dell’aeroporto di Alghero è sintomatico di una mancanza assoluta di cognizione di ciò che accade o che facciano finta di nulla. Chi ha assistito e favorito il crollo del nostro aeroporto fin dal 2015 non può permettersi tali affermazioni, non possono prendersi gioco dell’intelligenza degli algheresi. Prendano esempio dai rappresentanti politici a Roma del territorio di Olbia che hanno lavorato uniti e con impegno per far inserire il proprio aeroporto nel decreto del Governo per la riapertura dello scalo gallurese”.
“I rappresentanti del nostro territorio, invece, hanno sonnecchiato, non hanno mostrato quella forza necessaria per far assumere la decisione che la città e il territorio si attendevano e oggi addirittura difendono le scelte del Governo a danno del territorio che li ha espressi e che sono chiamati a rappresentare. I consiglieri di minoranza smettano di fare esercizi da tastiera – attaccano i capigruppo -, provino a sostenere a Roma, concretamente, nei confronti del Pd e dei Cinquestelle, l’assoluta necessità di una rivisitazione delle decisione assunta dal Governo. C’è una sequenza di atti che non lascia dubbi né spazio ad interpretazioni e sono atti a firma dei Ministeri delle Infrastrutture e della Salute. Sono atti che precedono quelli della Regione, che non ha potuto che prendere atto e recepire una disposizione del Governo nazionale”.
“Chiediamo alle forze di opposizione di minoranza di provare a superare l’imbarazzo e ad unirsi al Comune di Alghero, alla Provincia di Sassari, ai Sindaci della Rete Metropolitana in questa azione di rivendicazione dei diritti di tutti i cittadini del Nord Ovest. È molto meglio adoperarsi per una soluzione di un problema che sollevare una polemica politica che non porta a nulla. Poco c’entra la Regione in un Decreto firmato da ben due Ministri della Repubblica che, pensiamo, siano chiamati ad assumere atti che non discriminino un territorio senza alcun motivo. Ribadiamo – concludono – che l’aeroporto di Alghero ha tutti i requisiti per riprendere la sua normale attività al pari degli altri aeroporti sardi.