Il 12 e il 13 maggio il patrimonio culturale della città e dell’isola parco sarà raccontato dagli studenti.
Trenta monumenti illustrati ai visitatori dagli studenti, tre new entry nel territorio cittadino e cinque all’Asinara, dove per la prima volta nell’ambito di “Porto Torres Asinara Monumenti Aperti” saranno fruibili i siti del borgo di Cala d’Oliva. Sono alcune delle novità presentate questa mattina durante la conferenza stampa che si è svolta nell’Istituto d’istruzione superiore “Mario Paglietti” – tecnico TTL, sede di uno dei siti visitabili il 12 e il 13 maggio.
È l’edizione numero ventidue di Monumenti Aperti. Il Comune di Porto Torres partecipa per l’ottavo anno consecutivo. L’evento ideato dall’Associazione Imago Mundi è organizzato localmente dall’Amministrazione comunale. I siti cittadini saranno visitabili nel corso delle due giornate, quelli dell’Asinara nella sola giornata di domenica 13 maggio. «Questa manifestazione ha come primo obiettivo la formazione dei ragazzi e contribuisce a far crescere la consapevolezza dei cittadini verso il grande patrimonio culturale di Porto Torres. Per l’Amministrazione comunale – sottolinea l’Assessora alla Cultura, Alessandra Vetrano – non sarebbe possibile portare avanti l’iniziativa senza la sinergia con gli altri enti, come il Parco dell’Asinara, il Corpo Forestale, la Conservatoria delle Coste. Decisivo il ruolo delle scuole, delle associazioni, dei volontari e degli operatori culturali, così come quello del Polo museale della Sardegna e del Distaccamento di Porto Torres della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari. Abbiamo fortemente voluto introdurre nuovi contenuti, a partire dall’Asinara: sull’isola parco esordirà, infatti, il Percorso della legalità, pensato per raccontare, attraverso la visita dei monumenti, la battaglia contro la criminalità organizzata e per ricordare le vittime che questa lotta ha purtroppo causato. Lo sforzo organizzativo è importante, l’evento ha richiesto mesi di lavoro, ma il tema merita questo tipo di attenzioni. Nuovi siti saranno aperti anche in città: il Rifugio antiaereo di via Foscolo, la Necropoli ipogeica della Marinella e la Necropoli preistorica di Li Lioni. Il mio invito è quello di visitare questi e tutti gli altri straordinari monumenti, per dare più valore al lavoro svolto dai ragazzi. Metteremo a disposizione anche due servizi turistici completamente gratuiti: il bus scoperto, con guida a bordo, che farà il tour dei siti cittadini, e un servizio di bus navetta, sempre con un accompagnatore a bordo, per le necropoli di Li Lioni e Su Crucifissu Mannu». Quasi mille studenti saranno impegnati nelle attività di divulgazione: «Ancora una volta – scrive il Sindaco Sean Wheeler nella guida che sarà consegnata ai visitatori – i nostri ragazzi ci descriveranno la bellezza di un patrimonio monumentale incastonato negli splendidi paesaggi naturalistici della città e dell’isola parco. Porto Torres ha 1700 anni di storia, i tesori del periodo romano e medievale sono tanti e sempre più apprezzati, ma abbiamo luoghi capaci di tramandarci un passato che deve sempre essere conservato, come quello del periodo dei conflitti mondiali e della nostra cultura del mare».
Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nel cui calendario Monumenti Aperti è inserita, la decisione di scegliere come tema Cultura – Patrimonio Comune è motivata dal considerare il patrimonio artistico come memoria e valorizzazione della diversità. Per questo si è deciso di segnalare per ogni Comune un sito che sia testimonianza del passato, ma con uno sguardo proiettato verso il futuro. In linea con questo tema, si è scelto di individuare simbolicamente per Porto Torres il Palazzo del Marchese – Museo Andrea Parodi, costruito nella prima metà dell’Ottocento e oggi sede del Museo Andrea Parodi, dedicato all’artista turritano prematuramente scomparso nel 2006.
I MONUMENTI. La principale novità dell’edizione 2018 è il Percorso della legalità: all’Asinara, nel borgo di Cala d’Oliva, saranno visitabili l’attuale Caserma del Corpo Forestale, ex foresteria penitenziaria, dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Qui i due magistrati soggiornarono durante il periodo in cui istruirono il maxiprocesso contro la mafia. Poi la Chiesa dell’Immacolata Concezione; il Carcere bunker che ospita la mostra dedicata alle vittime della mafia; il Caseificio dove i detenuti, ex pastori, producevano formaggi e burro e, infine, l’Osservatorio della Memoria, all’interno dell’ex Diramazione penitenziaria detta “Centrale”, dove è ospitata la mostra di oggetti recuperati e catalogati che raccontano e fanno rivivere la storia carceraria dell’isola. Le altre novità sono: il Rifugio antiaereo di via Foscolo, la Necropoli ipogeica della Marinella e la Necropoli preistorica di Li Lioni. Questi gli ulteriori monumenti visitabili: Basilica e cripta di San Gavino, Atrii Metropoli e Comita, Cumbessias ed edifici annessi; le Chiese di Balai Vicino e di Balai Lontano; le aree archeologiche Palazzo di Re Barbaro e Domus di Orfeo, Terme Maetzke, Domus dei Mosaici, Terme Pallottino; Ponte Romano; Museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano; Tombe ad arcosolio del Nautico; Ipogeo di Tanca Borgona; Chiesa di Cristo Risorto; Necropoli di Su Crucifissu Mannu; Museo del Porto; Chiesa della B.V. della Consolata; Scuola elementare De Amicis; Rifugio antiaereo De Amicis; Necropoli di via Libio; Planetario, area museale e simulatore della navigazione. Un patrimonio ricchissimo che mette in vetrina le emergenze archeologiche di Porto Torres, insieme alle chiese (come la monumentale Basilica romanica di San Gavino), i palazzi storici, i musei e le mostre.