Ecco i dati sui luoghi in cui sono avvenuti i contagi in Sardegna

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Per fare il punto sull’emergenza Covid 19 in Sardegna la commissione Sanità si è riunita questa sera in Consiglio regionale e ha ascoltato i principali protagonisti delle istituzioni sanitarie impegnati nella lotta al virus.

Su invito del presidente Gallus ha preso per primo la parola Marcello Tidore, direttore generale dell’assessorato, che ha parlato espressamente di “una tendenza al miglioramento ed è per questo che è stata sospesa la convenzione del Mater Olbia in campo Covid”. L’alto dirigente della Regione ha illustrato alcuni numeri dei contagi: “Il 34 per cento è extraospedaliero, il 12 per cento non dice dove si è contagiato o comunque non siamo riusciti a risalire alla catena del contagio, il 32 per cento si è infettato nelle case di riposo, il 12 per cento negli ospedali. Il ministero ci ha chiesto ora di concentrarci nell’azione di prevenzione e monitoraggio delle case di riposo e delle strutture ospedaliere. Da settimane stiamo effettuando il tampone a tutti i pazienti dimessi dagli ospedali e al personale sanitario”.

Per Giorgio Steri, commissario straordinario di Ats, “i servizi di igiene pubblica stanno lavorando mettendo in quarantena tutti i casi sospetti, anche se il tampone è negativo ma il quadro dei sintomi lascia intendere una possibile infezione. Effettuiamo regolarmente i tamponi nelle case di riposo e nelle rsa”.

Per il direttore generale del Policlinico universitario di Cagliari, Giorgio Sorrentino, “poco o nulla si sa di questo virus, che non abbiamo potuto studiare sui libri, ma solo sul campo. Abbiamo dunque dovuto contenere al massimo gli accessi alle nostre strutture ospedaliere, per contenere l’affollamento di parenti. Ci sono però gli asintomatici e sono tanti: ieri ad esempio è arrivata in pronto soccorso una ragazza, che lamentava una patologia, e grazie ai nostri controlli rapidi abbiamo scoperto che è positiva”.

Della necessità di impiegare correttamente i dispositivi di protezione individuale e i percorsi di sicurezza ha parlato il direttore generale dell’Azienda Brotzu, Paolo Cannas: “È stato su questo punto fondamentale il lavoro svolto dalla protezione civile. Ora è però tempo di pianificare la post emergenza: faremo controlli rigidissimi nei triage e negli ambulatori”.

 

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