La Lega Salvini di Porto Torres interviene per segnalare come numerosi piccoli esercizi commerciali di genere alimentari siano stati di fatto esclusi dal processo economico legato ai Buoni spesa.
“La delibera comunale – si legge in un comunicato a firma del Direttivo cittadino della Lega – stabilisce che i buoni spesa vanno da un minimo di 100 euro per un nucleo familiare composto da un’unica persona, ad un massimo di 400 euro per famiglie composte da sei o più componenti”.
“Purtroppo – si sottolinea – molti piccoli esercenti non hanno aderito alla manifestazione di interesse per essere abilitati a riceverei buoni spesa, perché il “taglio” minimo dei buoni è di 100 euro, troppo elevato per un cittadino da spendere, anche a più riprese, in un unico piccolo esercizio commerciale”.
“Sarebbe opportuno – si propone nel comunicato – che l’Amministrazione comunale riapra la procedura pubblica di manifestazione di interesse per gli operatori economici di Porto Torres, riducendo contestualmente il “taglio” minimo dei buoni ad importo corrispondente non superiore a 50 euro cadauno”.
“La nostra proposta – conclude – è finalizzata a far si che anche piccoli esercizi cittadini come macellerie, pescherie, negozi di frutta e verdura, possano essere coinvolti in un processo economico legato al consumo di generi alimentari che non avvantaggi solo ed esclusivamente, come avviene adesso, le attività commerciali della grande distribuzione”.