I consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Sassari, Federico Sias e Laura Useri, hanno presentato un’interrogazione sulle potature degli alberi, avvenute negli ultimi mesi.
I consiglieri chiedono quale sia il criterio adottato per la potatura degli alberi e quale studio è stato applicato per effettuare questi interventi, per capire se l’Amministrazione si sia confrontata con professionisti che possono collaborare nel lavoro e nello studio di ciò che rappresentano gli alberi nella nostra città.
Nell’interrogazione, i due consiglieri sottolineano come gli interventi fossero necessari, per l’incolumità dei cittadini, per cui sono stati abbattuti diversi alberi, ma che nonostante ciò sono state attuate misure esteticamente drastica, tanto da indurre Sias e Useri a confrontarci con un professionista del settore, che ha espresso che “l’approccio adottato per l’esecuzione di questi interventi risulta profondamente lesivo dell’integrità morfofisiologica degli alberi trattati con conseguenze deleterie negli anni, dal punto di vista delle condizioni fitopatologiche, dell’equilibrio ormonale, meccanico ed energetico”.
“Sono operazioni – ha proseguito – che aumentano il rischio di stabilità dell’albero, sicuramente non nell’immediato per l’evidente riduzione del peso della chioma, ma negli anni a seguire. Per far fronte ad ipotizzate interferenza con l’illuminazione pubblica basterebbe intervenire solo sui rami di quegli alberi che effettivamente interferiscono, meglio se in potatura verde in estate, così da vedere effettivamente l’entità dell’interferenza e tagliare, con taglio di ritorno fatto bene, solo lo stretto necessario”.
“Per quanto relativo all’incolumità pubblica, le conseguenze di questi tagli sono molteplici e legati alla destrutturazione della architettura tipica della specie e alle codominanze a vari livelli. Il risultato è che, nel tempo, la stabilità peggiora. La potatura è un progetto di lungo periodo. Dietro c’è uno studio preliminare che considera ogni albero come individuo, e questo progetto vì condiviso con una squadra di arboricoltori operativi e relativa esecuzione guidata. Elemento essenziale – ha concluso -, per questa progettualità, è l’aggiornamento del censimento delle specie arboree in modo da monitorare gli alberi per sapere dove, quando e se intervenire. Ogni albero ha una sua storia che esprime attraverso segnali morfofisiologici che bisogna leggere per poi adottare la relativa terapia“.