“Siamo stati in grado di ricostruire in tutti e 19 i casi di positività la catena di contagio e siamo ad oggi sicuri della derivazione dalle zone del Nord Italia”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Igiene e alla Sanità Mario Nieddu.
“Il governo – ha aggiunto – non ha accettato e ci ha fatto notare che si tratta di una misura eccessiva, che la Sardegna non è ancora una zona arancione. E io ho fatto presente che non vorremmo diventarlo”. Il ministro Boccia ha risposto all’assessore regionale che la richiesta sarebbe stata rivista”.
La situazione è per ora tenuta sotto controllo dagli accorgimenti decretati ieri dalla Regione. “Ad ogni contagio – ha continuato Nieddu – tutti i contatti riferibili vanno in quarantena“. L’Assessore ha anche ricordato che l’Unità di crisi si attiva “attraverso il servizio del dipartimento di prevenzione a chiamare una o due volte al giorno per sapere quali sono le condizioni di salute”.
Quindi ha precisato che i pazienti seguono una terapia solo se sono sintomatici e se è prescritta da chi ha in cura il paziente, mentre non è prevista nessuna terapia per gli asintomatici.
Intanto, nella giornata di ieri sono saliti a venti i casi di persone risultate positive al tampone. Tutte della zona di Cagliari, tutte in buone condizioni di salute e ora si trovano in quarantena domiciliare.