“Sin dagli inizi dell’esperienza Mèigos, abbiamo lavorato per la realizzazione di una norma che risolvesse la disagevole situazione, oramai insostenibile, della carenza di Specialisti sul Sistema Sanitario della Sardegna”
“In queste settimane abbiamo continuato a lavorare in supporto di un’idea di riforma della formazione medica specialistica che restituisse all’isola l’entusiasmo dei Giovani Medici esclusi dalla formazione. La data è fissata, il testo unico, in via di definizione e su cui abbiamo inviato puntualmente osservazioni e proposte di modifica, sarà presentato domani pomeriggio in Consiglio Regionale per l’approvazione con decreto di urgenza (art. 102) come più volte chiesto in passato”. È quanto affermato dall’associazione Mèigos, giovani medici Sardegna.
“Siamo a pochi giorni dell’esame finale – ha aggiunto -, come Mèigos rinnoviamo ogni giorno la nostra disponibilità ed il nostro impegno di supporto all’istituzione ed al legislatore dell’Isola per un testo attuale, preciso e articolato a difesa del diritto alla formazione dei Giovani Medici della Sardegna, a servizio della tutela del Sistema Sanitario pubblico ed universalistico della Sardegna”.
Diversi sono i nodi fondamentali difesi nella riforma da Mèigos, che attende i lavori della Commissione Sanità nel pomeriggio: un incremento sostanziale del numero di contratti, fino a 400 borse, di Specializzazione finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna e l’abolizione dell’imbuto formativo.
La programmazione del numero di Contratti in base alle reali esigenze del Sistema Sanitario Regionale e la possibilità di finanziare borse riservate della Regione Sardegna in scuole di specializzazione al di fuori della Sardegna, in Italia, in Europa.
Il compenso del Fabbisogno, che consiste che per ogni posto in scuola abbandonato, l’incremento diretto delle borse nell’anno successivo nel rispetto di una programmazione del turn-over sanitario dell’isola.
I criteri di assegnazione aggiornati nella tutela del diritto alla formazione dei Giovani Medici della Sardegna, nella promozione dell’alta formazione e nel rispetto delle peculiarità dell’isola.
L’impegno nel frequentare la Scuola di Specializzazione secondo i protocolli tra Università e strutture del Sistema Sanitario Regionale, garantendo i mesi di formazione all’estero.
L’impegno nell’esercizio della professione specialistica nel SSR, vincolato alle offerte di lavoro nella “branca/ramo” specifica e nella tutela della formazione post specializzazione.
Lo scambio alla pari tra specializzandi, che apre alla possibilità di rientro nell’isola di medici in corso di formazione per posti in scuola non assegnati nelle Università della Sardegna.
Stop all’usa e getta dei contratti di Specialità. Una volta abbandonato un contratto regionale, non si potrà concorrere per una seconda borsa.