“Promuovere il nostro patrimonio dei beni monumentali”
Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais ieri mattina ha partecipato all’evento organizzato dall’Associazione Amici della Basilica di Saccargia Onlus, tenutosi presso il Monastero di San Pietro di Sorres, per la presentazione di un progetto che mira alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e religioso dei territori del Logudoro, Coros e Mejlogu attraverso la diffusione della conoscenza dei suoi tre monumenti più prestigiosi, Saccargia (Codrongianos), Nostra Signora del Regno (Ardara) e San Pietro di Sorres (Borutta).
L’Associazione, nata per volere del dottor Ivano Spallanzani, ex presidente della Banca di Sassari, unitamente ad alcuni imprenditori e professionisti sassaresi, trova inoltre supporto nei tre comuni e nell’Arcidiocesi di Sassari che sono anche soci attivi della medesima. La Regione Sardegna, già dal 2013, ha riconosciuto l’importanza dei progetti portati avanti dagli “Amici di della Basilica di Saccargia” attraverso il riconoscimento ufficiale dei “Cammini e Itinerari dello Spirito”.
Il Presidente del Consiglio regionale Pais, nel suo intervento di saluto, ha rimarcato che “dobbiamo creare sinergie tra il pubblico e il privato per tutelare e promuovere il nostro patrimonio dei beni monumentali e culturali affinché non vadano dimenticati o dispersi. In questo senso le tre chiese simbolo del nostro territorio, le basiliche di Saccargia a Codrongianos, di Nostra Signora del Regno ad Ardara e San Pietro di Sorres nel monastero benedettino di Borutta rappresentano un importante esempio”.
“Dobbiamo impegnarci nel ricercare e sviluppare tutte le opportunità che il territorio offre – ha sottolineato Michele Pais – per favorirne e potenziarne lo sviluppo turistico di queste straordinarie testimonianze storiche e di fede che purtroppo sono sconosciute al grande pubblico”.
“Ringrazio l’Associazione Amici della Basilica di Saccargia – ha concluso – per l’impegno profuso in questi anni e per l’importante progetto di dare corpo ad itinerari religiosi che, oltre ad essere interessanti dal punto di vista culturale e storico ai fini educativi e scolastici, possono generare anche nuova occupazione lavorativa, porre un argine alla piaga dello spopolamento dei piccoli centri, ed essere di sostegno per le economie locali del circondario delle tre Basiliche”.