“Un anno fa l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari presentò il progetto per il nuovo Day Hospital di oncologia, annunciando che sarebbe stato operativo dall’inizio del 2020. Di quel progetto non si è più saputo nulla e nel frattempo i circa trecento pazienti della struttura continuano ad affrontare le cure in situazioni non ideali”. Antonio Piu e Marco Dettori, rappresentanti in Consiglio regionale e Consiglio comunale di Futuro Comune, hanno così presentato un’interpellanza al presidente della Regione, all’assessore alla Sanità ed al Sindaco di Sassari per avere notizie in merito.
Nel testo si chiede quale sia il reale avanzamento dei lavori di ristrutturazione del Day Hospital oncologico del Santissima Annunziata di Sassari e quali iniziative intendano adottare per porre rimedio alla situazione e garantire il pieno diritto alla salute e alla cura dei pazienti.
Nell’interpellanza si ricorda che nel febbraio del 2019 l’AOU di Sassari presentò il nuovo progetto per il Day Hospital di oncologia: quasi 670 metri quadrati, una sala d’attesa con 36 posti, quattro sale con 20 posti totali per la terapia e sei ambulatori, una cucinetta, uno studio per il direttore e uno per la capo sala. Venne specificato che era imminente prevista l’apertura delle buste con le offerte e che a marzo ci sarebbe stata l’aggiudicazione dei lavori.
Nell’occasione, il direttore sanitario dell’AOU di Sassari, Nicolò Orrù, fece punto sulla situazione venutasi a creare a seguito del trasferimento del Day Hospital oncologico dall’ospedale di via De Nicola al terzo piano della palazzina di Malattie infettive, proprio per consentire l’avvio dei lavori per il nuovo reparto. Ci fu un confronto con il movimento “Donne libere in lotta per il diritto alla salute” che permise di valutare alcune proposte migliorative al servizio.
“Da quel momento è calato in silenzio sul nuovo Day Hospital – scrivono Piu e Dettori – le pazienti e i pazienti del Day Hospital oncologico si trovano a dover affrontare innumerevoli disagi, come la discontinuità nella somministrazione della terapia, le lunghe attese o l’essere costretti a sottoporsi alle terapie infusionali su semplici poltrone non reclinabili a causa dell’insufficienza di idonee postazioni. Tutto questo in un ambiente dove si registra sempre più una generale, progressiva e inesorabile carenza di personale sanitario”.
“Non essendo l’unico disservizio nella sanità sassarese – si pensi alle giuste lamentele dei pazienti del reparto Dialisi dell’Ospedale Civile – alla Regione di intervenire al più presto e dare subito corso alle promesse fatte esattamente un anno fa. Chi ha tumore affronta un terribile calvario personale e non è giusto che la burocrazia aggravi il carico di disagio e dolore. L’interpellanza – concludono – è stata firmata anche da tutti i componenti del gruppo Progressisti in Consiglio regionale”.