Proposta di legge sulle attività venatorie sportive e sul patrimonio faunistico

Importanti novità per il mondo naturalistico, per il settore turistico alberghiero e per gli appassionati delle attività venatorie sportive

Il consigliere regionale della Lega, Andrea Piras, ha presentato una proposta di modifica della legge che norma la protezione della fauna selvatica e l’esercizio della caccia in Sardegna.

La proposta adegua il quadro normativo all’esigenza di valorizzare il patrimonio faunistico delle specie nobili quali la pernice e la lepre sarda, incentivando le attività di ripopolamento delle stesse.

Seguendo le direttive dell’Assessorato dell’Ambiente, i pareri dell’Istituto Regionale Faunistico e le linee guida dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica, si inizierà con l’immissione programmata di specie di Nobile Stanziale, nelle zone già esistenti di protezione, da cui queste si irradieranno verso il territorio libero, favorendo un naturale ripopolamento anche delle zone non soggette a protezione e vincoli.

La proposta di legge, nel rispetto della normativa vigente in materia di gestione delle zone di ripopolamento e cattura (L.R. 23/98), riconsidera le ricchezze di tali aree come realtà aperte e funzionali con l’ambiente esterno, per la valorizzazione di tutto il territorio.

Senza arrecare il minimo danno alle specie selvatiche, sarà estesa la possibilità di una fruizione pianificata di tale patrimonio, aperta, oltre al campo culturale e scientifico, anche al fiorente mercato dei video, alle attività fotografiche e sportive in generale e cinofilo- agonistico in particolare, con importanti ricadute economiche sulle strutture logistiche del territorio.

Le Province, i Comuni, le Associazioni Naturalistiche e Venatorie, anche in accordo tra di loro; potranno gestire le grandi opportunità nascenti dalla fruizione di tali zone, con piani programmatici, formulati secondo le linee guida emanate dall’Assessorato dell’Ambiente.

Come è noto, i mondi naturalistici e cinofilo-agonistici, con le loro diverse attività di selezione ed addestramento, generano un importante flusso turistico di migliaia di appassionati, ora orientato verso i paesi dell’est Europa che ricavano da tali sport importanti voci economiche per i loro bilanci nazionali.

La stessa proposta di modifica di legge incentiva anche i ripopolamenti di queste specie dentro le zone di caccia autogestita, consentendo così la valorizzazione del patrimonio faunistico anche in questi territori, secondo le direttive dell’Assessorato all’Ambiente,

Diversi quindi si prospettano i benefici: dal ripopolamento delle specie Nobili Stanziali alle importanti ricadute sulle attività alberghiere e di ristorazione di zone interne ad economia prevalentemente agro pastorale con scarsa attività turistica, per finire con il naturale irradiamento delle specie Nobili ripopolate verso i terreni dedicati alla libera caccia.

Al fine di fornire un valido apporto professionale, la presente proposta di modifica introduce nella composizione del Comitato Regionale Faunistico anche un rappresentante degli armieri sardi, dando così voce anche ad un comparto commerciale che vede oltre cento aziende in forte sofferenza e strettamente legato all’esercizio delle attività venatorie.

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