I consiglieri regionali di Forza Italia prendono posizione in merito alla situazione delle assunzioni degli Operatori Socio-Sanitari (OSS) in Sardegna che “continua a destare grande preoccupazione e indignazione tra i professionisti del settore e non solo. Mentre centinaia di idonei ai concorsi pubblici restano in attesa di un’opportunità lavorativa – dichiarano i consiglieri azzurri Cocciu, Maieli, Talanas, Chessa, Piras e Marras – abbiamo assistito all’adozione di modalità di assunzione, molto fantasiose e fuori dalla normativa vigente, che ha cercato penalizzare i candidati meritevoli a favore di soluzioni sperimentali di dubbia equità, con la scusa che non c’era spazio occupazionale!”.
“Nello specifico, come Partito Forza Italia segnaliamo che la nostra posizione è stata da sempre quella corretta, ribadendo che dall’inizio avevamo dichiarato che lo spazio occupazionale era presente e come acclarato, in occasione della riunione plenaria tenuta in Consiglio in data 12 marzo, anche dall’Assessore al lavoro, cui sono andati i ringraziamenti del nostro capo gruppo nell’averne finalmente preso atto. Infatti è sempre esistito lo spazio occupazionale, anche se qualcuna preferiva i cosiddetti “cantieri occupazionali sperimentali”, strumenti che, sebbene concepiti per garantire l’occupazione temporanea, stavano di fatto creando una disparità di trattamento nei confronti di quanti hanno superato regolari selezioni pubbliche e risultano idonei in una ufficiale graduatoria, in attesa di chiamata”.
“Stranamente – sottolineano i consiglieri regionali di FI – per il Movimento 5 Stelle non vi era spazio occupazionale per le assunzioni degli OSS, nonostante venisse da noi precisata l’inesattezza. Oggi, improvvisamente, queste risorse sembrano essere disponibili, alimentando dubbi sulla reale gestione della questione e sulla coerenza delle scelte politiche adottate. Questa scelta politica e amministrativa, dei cantieri occupazionali sperimentali ha da subito minato il principio di meritocrazia e trasparenza che tutti gli amministratori della “res publica” dovrebbero ricercare. Principi che dovrebbero caratterizzare l’accesso al lavoro pubblico, ma che per come sono stati gestiti hanno generato solo frustrazione tra i tanti OSS qualificati ed idonei, che hanno investito tempo e risorse per ottenere un posto di lavoro stabile nel sistema sanitario regionale”.
“Chiediamo con forza alle istituzioni competenti di intervenire per garantire un’equa distribuzione delle opportunità lavorative – proseguono i consiglieri azzurri – dando priorità all’assunzione degli idonei in graduatoria, senza cercare escamotage per il loro aggiramento, considerando che molti di loro hanno già raggiunto il periodo di occupazione, acquisito specialmente durante il famigerato periodo Covid, per essere giustamente e definitivamente stabilizzati. Non ci sembra corretto lo speculare sull’emergenza occupazionale attuando, o cercando di attuare, misure che penalizzano il diritto al lavoro di chi ha dimostrato competenze e professionalità. Le istituzioni devono rispondere con serietà a questa problematica, affinché il sistema sanitario regionale possa contare su operatori assunti secondo criteri di giustizia e competenza, senza favoritismi né scorciatoie amministrative”.