Governo Meloni: Obiettivi e impatti della Manovra Finanziaria

Con 108 sì, 63 no e 1 astenuto, via libera anche dal Senato alla legge di Bilancio 2025. La conferma dell’Irpef a tre aliquote 23% fino a 28 mila euro,  35% tra 28 e 50 mila euro e  43% oltre i 50 mila euro insieme a quella del taglio del cuneo fiscale sugli stipendi,vedranno impegnati 18 dei quasi 30 miliardi dell’intera manovra. Vediamo i provvedimenti più significativi con alcune novità.

L’Ires premiale: stabilisce la tassazione ridotta dal 24 al 20 per cento. In pratica – come indicato dal Governo – “le imprese devono accantonare a riserva l’80 per cento dell’utile 2024 e destinarne il 30 per cento di questo ammontare a investimenti in beni 4.0 e 5.0 e allo stesso scopo deve essere destinata una quota, “non inferiore al 24% degli utili d’esercizio in corso al 2023”.

Importanti provvedimenti per la famiglia e le madri lavoratrici:

Bonus bebè: è riconosciuto un importo una tantum di 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. Il nucleo familiare del genitore richiedente deve avere un Isee non superiore a € 40.000 annui.Viene esteso a tutti e reso strutturale il bonus nido (sempre per con Isee fino a 40mila euro)

Congedo parentale:  previsto fino al sesto anno di vita del bambino con l’estensione  dal 60 all’80% della retribuzione e un aumento da due a tre mesi.

Novità il fondo “Dote famiglia” per le attività extra-scolastiche dei giovani da 6 a 14 anni in nuclei  familiari con conIsee fino ad un massimo di € 15mila

Sul fronte  pensioni, riproposta dal Governo quota 103 : 62 anni di età con 41 di contributi da maturare nel corso del 2025, i requisiti necessari per poterne usufruire.

Mentre viene confermata  poi “Opzione donna“, le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi con 60 anni d’età per chi ha un figlio, 59 con due ecc..

Stimolo alla crescita economica,sostegno alle famiglie, previsti aiuti diretti per le famiglie a basso reddito oltre ad una fondamentale riforma fiscale con lo scopo di rendere il prelievo fiscale, quanto più equo possibile.

Nonostante le proteste delle opposizioni e qualche malumore da parte di chi è rimasto tagliato fuori da alcuni provvedimenti del Governo, l’obiettivo di stimolare la crescita economica e dare sostegno alle categorie più deboli, sembra essere la strada maestra intrapresa dal Governo Meloni.

La manovra quindi rappresenta un altro tassello importante verso la ripresa. Ora  sarà importante verificare  gli sviluppi nei primi mesi del 2025e l’effetto di queste disposizioni sulla vita degli italiani sull’economia reale.

“È una manovra di grande equilibrio – precisa il Presidente del Consiglio Meloni sui social – che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere.”

Abbiamo utilizzato le limitate risorse a disposizione – continua Giorgia Meloni – per rafforzare le principali misure introdotte in questi anni, rendendone alcune strutturali e con una platea più estesa, a partire dal taglio del cuneo fiscale. Abbiamo proseguito sulla strada del sostegno alla natalità e del lavoro femminile, e siamo intervenuti a sostegno delle imprese che investono e rafforzano la propria solidità e competitività.”

“Teniamo i conti in ordine – sottolinea con orgoglio – non rinunciando ad attuare il programma elettorale che abbiamo presentato agli italiani, e diamo ancor più slancio al nostro impegno per combattere la vera evasione e gettare le basi per un rapporto nuovo tra Stato e cittadini. Un altro passo in avanti  – conclude -per costruire un’Italia più giusta, forte e competitiva”

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