In questi quattro giorni di emergenza idrica, l’Amministrazione comunale è in stretto e continuo contatto con Enas e Abbanoa, sollecitandoli ad avere non solo frequenti aggiornamenti, ma soprattutto ad avere soluzioni celeri.
L’Amministrazione, che non è competente nella gestione del servizio idrico, ha sollecitato e sollecita una veloce soluzione del problema all’ente gestore, fornendo alla cittadinanza ogni informazione disponibile. Inoltre, ha fatto tutto il possibile per mitigare il disagio, per quanto nelle sue possibilità, grazie anche alla Protezione civile comunale.
«Sono rimasto in stretto collegamento anche con gli altri sindaci del territorio che stanno vivendo la stessa situazione, coordinandoci e confrontandoci. Ho sentito costantemente l’assessorato regionale ai Lavori pubblici. La prefetta Maria Luisa d’Alessandro, con cui ci siamo tenuti in costante contatto, stamattina ha autorizzato i vigili del fuoco a supportare con le loro autobotti la nostra Protezione civile» ha spiegato il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, che ha aggiunto che « l’assenza di dichiarazioni all’esterno, che in alcun modo potrebbero risolvere la situazione, non sono certo sintomo di assenza di attività. Non inseguiamo sterili polemiche, né intendiamo attaccare Abbanoa,che non ha responsabilità in questa emergenza e con cui ci stiamo sentendo costantemente».
La Protezione civile comunale in questi giorni ha fornito acqua alle comunità e alle strutture sanitarie, alle case di riposo e alle residenze sanitarie assistite, riuscendo a far fronte a tutte le richieste. L’Amministrazione ha valutato di volta in volta le azioni che, anche confrontandosi con gli altri sindaci, si ritenevano più utili.
Tramite i canali di comunicazione istituzionale, sono diffuse tutte le informazioni alla cittadinanza che Enas e Abbanoa forniscono. Sono diramate tempestivamente e ufficialmente, solo quando queste sono certe.
«Ci siamo già attivati – conclude il primo cittadino -, insieme agli altri sindaci, per chiedere un impegno concreto e immediato da parte della Regione per fare fronte alla drammatica e non più accettabile situazione della condotta idrica».