In occasione della ricorrenza degli 80 anni dalle incursioni aeree anglo-americane sul capoluogo sardo CasaPound depone, al cimitero di San Michele, un omaggio floreale in memoria degli oltre 2000 concittadini periti durante i bombardamenti del 1943.
“Abbiamo il dovere di onorare la memoria dei concittadini che caddero vittima dei bombardamenti del ’43 per mano dei cosiddetti “liberatori” – afferma il movimento in una nota – ma soprattutto l’obbligo di ricordare a tutti che gli autori di quel massacro furono coloro che l’opinione pubblica definisce liberatori”.
“La lunga serie di incursioni sulla nostra città e sui paesi limitrofi non ebbe come bersaglio obiettivi militari, bensì abitazioni, chiese, ospedali, scuole e altre infrastrutture civili: dal 17 febbraio all’8 settembre 1943 i bombardamenti angloamericani provocarono più di 2.000 morti, oltre 40.000 sfollati e il danneggiamento del 70% del patrimonio culturale cagliaritano. Centinaia di vittime dovettero essere inumate in tutta fretta in una fossa comune proprio nel cimitero di S. Michele”.
“Auspichiamo che il nostro gesto serva non solo ad onorare la memoria delle vittime inermi delle bombe nemiche, ma anche ad informare un numero sempre maggiore di concittadini (specie i più giovani) in modo adeguato attraverso l’istituzione di una ricorrenza ufficiale. Cagliari non dimentica”.